È l’occasione per aiutare il Papa a farsi ancora più vicino a tutti, specialmente a chi soffre. La Giornata per la Carità del Papa che si celebra domenica 30 giugno segnala alle comunità di tutto il mondo la possibilità di fare donazioni per l’Obolo di San Pietro e sostenere così la missione del Vescovo di Roma. Missione di pace, di carità, di vicinanza a quanti si trovano in difficoltà.
Con un’offerta, che può essere donata in questo giorno speciale come pure in ogni altro giorno dell’anno, chiunque può collaborare fattivamente alla missione universale di Francesco, mai come nel nostro tempo così necessaria in un mondo sconquassato dalle guerre, dalla corsa al riarmo, dalle ingiustizie, dalla sofferenza di tanti poveri, dagli attacchi alla sacralità della vita umana e alla dignità della persona. Il Papa, grazie alle attività di servizio svolte dai dicasteri della Santa Sede che quotidianamente lo assistono, fa giungere la sua voce la sua concreta vicinanza in tante situazioni difficili. Sostiene opere caritative in favore di persone e famiglie in difficoltà, aiuta le popolazioni colpite dalle calamità naturali e dalle guerre.
Quello del Successore di Pietro è un messaggio universale, che sgorga dal Vangelo, e che per arrivare a tutti ha bisogno del sostegno di ciascuno di noi. L’Obolo di San Pietro è un’offerta che può essere di piccola entità ma ha un grande valore simbolico. È un modo concreto per rafforzare il senso di appartenenza alla Chiesa e il nostro amore per il Vescovo di Roma, che presiede tutte le Chiese nella carità. Chi dona all’Obolo non solo aiuta il Papa ad aiutare chi soffre, ma partecipa alla sua missione di annuncio del Vangelo e coopera al servizio che il Papa offre alle Chiese locali attraverso i dicasteri della Santa Sede e la rete dei suoi rappresentanti nel mondo, sostenendo la promozione dello sviluppo umano integrale, l’educazione, la pace, la giustizia e la fraternità.
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Molti i temi evocati da Francesco: la denuncia della guerra, la situazione "ignobile" a Gaza, il terrorismo in Germania e Usa, l’antisemitismo, le persecuzioni religiose, il diritto all'aborto "inaccettabile", le insidie delle nuove tecnologie e la cancel culture.
All’udienza generale Francesco riflette “sulla piaga del lavoro minorile”, tuttora dilagante, e denuncia che in ogni parte della terra ci sono minori "sfruttati da un’economia che non rispetta la vita" e che così "brucia il più grande giacimento di speranza e di amore".
In un messaggio dal suo account X il Papa si dice vicino preghiera a chi “soffre a causa dei conflitti in atto”. Le celebrazioni nelle comunità cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano.