“La vita è sempre un bene (Evangelium vitae, 31) e come tale va presentata, custodita, valorizzata in ogni situazione”.
Con queste parole il card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, introduce la pubblicazione del sussidio dal titolo: “La vita è sempre un bene. Avviare processi per una pastorale della vita umana” (Lev 2025), che esce oggi in occasione della celebrazione dei trent’anni della Lettera enciclica Evangelium vitae.
“In un tempo di gravissime violazioni della dignità dell’essere umano, in tanti Paesi tormentati da guerre e da ogni genere di violenza (specialmente su donne, bambini prima e dopo la nascita, adolescenti, persone con disabilità, anziani, poveri, migranti) è necessario dare forma ad una vera e propria pastorale della vita umana”, scrive il card. Farrell, per mettere in pratica quanto ribadito anche dalla recente Dichiarazione Dignitas infinita del Dicastero per la dottrina della fede: “Una dignità infinita, inalienabilmente fondata nel suo stesso essere, spetta a ciascuna persona umana, al di là di ogni circostanza e in qualunque stato o situazione si trovi”.
“Destinatari principali di questo sussidio pastorale sono i vescovi che, nelle frequenti visite ad limina alla Santa Sede, hanno sempre ribadito l’urgenza di una spinta a custodire e promuovere la vita e la dignità di ogni persona umana”, ha commentato mons. Dario Gervasi, segretario aggiunto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Il volume, pubblicato oggi in tre lingue, è disponibile gratuitamente sul sito del Dicastero.
Agensir
Il Pontefice è rientrato da 6 giorni a Casa Santa Marta dopo la degenza al Gemelli. Proseguono le terapie, ridotta l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali di giorno ed è iniziata la riduzione anche di notte. Esami del sangue normali.
Nella seconda catechesi dedicata a “La vita di Gesù. Gli incontri", Francesco si sofferma sul colloquio fra Cristo e la samaritana. “Gesù ci attende e si fa trovare proprio quando pensiamo che per noi non ci sia più speranza” e ci aiuta “a rileggere in modo nuovo” la nostra “storia”.
Il porporato svizzero che ha raggiunto il 15 marzo l'età canonica, proseguirà per il momento il suo compito alla guida del Dicastero vaticano per la promozione dell'unità dei cristiani. Come ha lui stesso dichiarato al portale di lingua tedesca vaticannews, questa per ora è la volontà del Papa.