Madri per la pace - Diaconia: luogo di frontiera fra chiesa e mondo - Chiese in diretta del 14.9.2025
Madri per la pace, di Chiara Gerosa
In Terra Santa, madri israeliane e palestinesi che hanno perso i propri figli si incontrano nel silenzio del dolore condiviso. Fanno parte del Parents Circle, un’organizzazione che promuove dialogo e riconciliazione. Attraverso parole, gesti e fede, scelgono ogni giorno di costruire speranza e futuro, sfidando muri fisici e mentali. Raccontano come il coraggio, la responsabilità e la forza femminile possano trasformare il dolore in ponti di pace tra comunità divise. Con noi ne parlano Elana Kaminka, israeliana che ha perso il figlio Yannai il 7 ottobre 2023, Layla al-Sheik, madre palestinese di Betlemme che durante la seconda Intifada ha perso il suo bambino di pochi mesi e suor Aziza, eritrea missionaria comboniana che ha vissuto 14 anni in Terra Santa.
Diaconia: luogo di frontiera fra chiesa e mondo, di Luisa Nitti
Su mandato del Sinodo delle Chiese evangeliche riformate ticinesi, si è tenuta per il terzo anno consecutivo la “Conferenza sulla Diaconia”, organizzata dal pastore Angelo Cassano ad Ascona. Relatori e relatrici hanno approfondito il tema della diaconia delle chiese - con un taglio anche ecumenico -, come servizio reso al prossimo, in particolare alle persone in condizioni di malattia, povertà, emarginazione sociale. Diaconia è un luogo di “frontiera”: fra l’interno e l’esterno delle chiese, zona di confine dove la fede si contamina con il mondo, diventando azione a favore del prossimo. Ragionando sui fondamenti biblici e teologici dell’azione a favore degli ultimi, i relatori hanno condiviso situazioni concrete. Sono intervenuti la moderatora della Tavola valdese, Alessandra Trotta (che ha riportato l’intensa attività diaconale delle chiese valdesi italiane), Sheila Haltinner, assistente spirituale nei centri per richiedenti l’asilo, fra Martino Dotta, per la Fondazione Francesco per l’aiuto sociale.
I primi quattro mesi di papa Leone - Paolo Ricca: teologo e appassionato predicatore
I primi quattro mesi di papa Leone, di Gioele Anni
L’elezione, il primo discorso con la voce tremante, e poi gli appelli accorati alla pace, fino all’incontro di Tor Vergata con i giovani del Giubileo. Robert Prevost da quattro mesi è papa Leone XIV: insieme a Matteo Matzuzzi, vaticanista del quotidiano “Il Foglio”, ripercorriamo l’inizio del pontificato del primo Papa statunitense, con un focus particolare sulle situazioni di tensione globale in cui anche la Chiesa cattolica è chiamata ad agire.
Paolo Ricca: teologo e appassionato predicatore, di Luisa Nitti
A un anno dalla scomparsa del teologo protestante italiano Paolo Ricca, è stato pubblicato un libro che raccoglie sue predicazioni pronunciate fra il 2014 e il 2024: “Uniti dalle parole di Gesù” (ed. Magister). Si tratta di 23 predicazioni tenute durante la preghiera serale della Comunità di Sant’Egidio a Roma. Commenta l’uscita di questa raccolta Marco Ventura, docente presso l’Università di Siena. Un teologo protestante, una casa editrice evangelica pentecostale, un contesto cattolico: questo singolare intreccio dice molto della figura di Ricca, che nella sua vita ha coltivato la passione per la Parola di Dio, nel dialogo fra le diverse confessioni cristiane.
Israele/Palestina: si può uscire dall’apocalisse?
Escalation a Gaza e in Cisgiordania: vie d’uscita dall’apocalisse”: è la traccia dell’intervento tenuto dal tedesco-palestinese Aref Hajjaj domenica 24 agosto presso l’Amicizia ebraico-cristiana di Ascona (TI). L’incontro con il pubblicista - nato a Giaffa prima della Nakba e da 60 anni in Germania - è stata un’occasione di riflessione e dibattito svoltosi in un quadro particolare che da anni promuove il dialogo tra ebraismo, cristianesimo e islam, offrendo preziosi spazi di discussione.
Con Aref Hajjaj, presidente del Forum Palestinese di Bonn, e con la pastora Dorothea Wiehmann, presidente dell’Amicizia ebraico-cristiana di Ascona.
Noi, Dio e l’albero - Chiese in diretta del 24.8.2025
Sappiamo bene che senza alberi e foreste la vita sulla terra sparirebbe. Umanità, Dio, albero: questa coappartenenza originaria, testimoniata nelle Scritture ebraico-cristiane, dice qualcosa di importante oggi, nel pieno della crisi ecologica che vive il nostro pianeta. Di questa connessione, parliamo con la teologa Elizabeth Green, a partire dal suo libro Treeology/Theology - In connessione: noi, Dio e l’albero, pubblicato da Gabrielli editori. Un tema di attualità, anche alla luce del “Tempo del creato”, il periodo liturgico che le chiese cristiane a livello globale si apprestano a celebrare dal 1. settembre fino al 4 ottobre.
Evangelici a Roma: il “Breakfast Time” per i senza fissa dimora
Nella città eterna, a pochi passi dalla Stazione Termini, tutte le domeniche mattina un piccolo gruppo di evangelici - valdesi, metodisti e battisti - offre la colazione ai senza fissa dimora. Da sette anni, appoggiandosi alla Chiesa metodista dietro Piazza della Repubblica, si incontrano all’alba per preparare il caffè, il caffè latte, un centinaio di panini ripieni, delle uova sode e della frutta. Una volta al mese c’è anche la distribuzione di vestiti. Sono Erica, Simone, Alessandra, Vincenzo, Adriana, Gloria, Marco e Armando. Perché lo fanno? Quali sfide incontrano? E che rapporti nascono da questi incontri “per strada”? Lo scopriamo in questo reportage realizzato in una torrida domenica romana.
Per educare serve la speranza: Franco Nembrini - Chiese in diretta del 10.8.2025
Insegnante e pedagogista, scrittore e conferenziere, Franco Nembrini compirà 70 anni il prossimo 15 agosto. Una vita dedicata all’educazione, grazie all’esempio di testimoni credibili (tra cui il fondatore di Comunione e Liberazione, don Luigi Giussani) e con lo sguardo rivolto ai grandi autori della letteratura (su tutti, Dante Alighieri). Eppure a soli 16 anni aveva abbandonato la scuola, per aiutare la famiglia con il lavoro di garzone. Una vita affascinante, quella di Nembrini, come affascinante è la sua visione educativa: la crisi di oggi, sostiene, riguarda soprattutto gli adulti. E per insegnare, prima delle materie, bisogna saper trasmettere soprattutto la speranza.