Questo sito utilizza servizi di terze parti che richiedono il tuo consenso. Scopri di più
La vera storia di Gesù bambino - Dieci anni di Arte e Cultura - Chiese in diretta del 21.12.2025
La vera storia di Gesù bambino, di Gaëlle Courtens.
“La vera storia di Gesù bambino. Crescere in Giudea in tempi turbolenti”: questo è il titolo dell’ultima fatica di Joan Taylor, storica di giudaismo e del cristianesimo primitivo, docente emerita del King’s College di Londra. L’infanzia e l’adolescenza di Gesù sono notoriamente poco documentate. L’autrice – avvalendosi di numerosissime fonti di varia natura – prova a dimostrare la plausibilità dei racconti evangelici giunti fino a noi. L’edizione italiana del volume, pubblicato con le Edizioni Sonda, è stata curata dal professor Eric Noffke, vice decano della Facoltà valdese di teologia a Roma, docente di Nuovo Testamento. Con lui cerchiamo di capire l’importanza che gli studi storici possono avere anche per la teologia. Non senza chiedergli - ricalcando il sottotitolo dell’opera di Taylor - un commento sui tempi turbolenti che la Palestina sta vivendo anche in questo momento storico.
Arte e Cultura: dieci anni di ricerca sul patrimonio ticinese, di Chiara Gerosa.
La rivista Arte e Cultura, fondata in Ticino nel 2016, celebra dieci anni di studio e valorizzazione del patrimonio artistico e religioso. Attraverso numeri monografici, analizza chiese ed edifici sacri da punti di vista storici, architettonici e artistici, facendo emergere anche le storie di persone, committenze e contesti che stanno dietro alle opere. Con il direttore Mirko Moizi e la storica dell’arte Laura Facchin, la puntata ripercorre un decennio di ricerca, passione e attenzione all’identità culturale del territorio.
Zundel: la fragilità che apre alla luce - Guido Rivoir: l’Azione posti liberi per i profughi cileni - Chiese in diretta del 14.12.2025
Zundel: la fragilità che apre alla luce
di Chiara Gerosa
Maurice Zundel, teologo e mistico svizzero, ha lasciato un pensiero sorprendentemente attuale: un Dio fragile, povero, che attende l’accoglienza dell’uomo per rivelarsi pienamente. Attraverso le voci di Marc Donzé e del regista Pierre Pistoletti, il racconto ripercorre la vita di un sacerdote errante, spesso incompreso, ma radicalmente fedele alla propria coscienza. La sua spiritualità, radicata nel silenzio, nella bellezza e nella dignità dell’altro, si apre a un ecumenismo che nasce dal cuore più che dalle idee. In un mondo rumoroso, Zundel invita a riscoprire lo stupore e una fede che non impone, ma illumina.
Guido Rivoir: l’Azione posti liberi per i profughi cileni
di Luisa Nitti
Negli anni Settanta, a Lugano, il pastore valdese Guido Rivoir (1901-2005) si adoperò con ogni mezzo – agendo al limite dell’illegalità – per promuovere l’accoglienza in Ticino di profughi provenienti dal Cile, dopo il golpe del 1973. La sua figura è ricordata nel Giardino dei Giusti di Lugano (inaugurato nel 2018) e la scorsa estate la Città di Lugano ha posato una targa commemorativa sulla casa di viale Franscini in cui il pastore abitò per vari decenni. Rivoir, animato da una profonda fede, non operò da solo, ma seppe coordinare una rete di persone che in quel frangente storico misero al primo posto il bene dei rifugiati, a discapito della loro stessa sicurezza. Nacque così l’Azione posti liberi, per l’accoglienza dei profughi cileni minacciati dalla dittatura. Racconta alcuni snodi di questa storia appassionante Danilo Baratti, co-autore dell’autobiografia di Rivoir, “Le memorie di un valdese”.
USA: spostamenti tellurici in campo religioso - Chiese in diretta del 7.12.2025
Martiri d’Algeria: coraggio che genera fraternità, di Chiara Gerosa
Sul fronte del panorama religioso, cosa sta accadendo negli Stati Uniti del Make America Great Again? Teologia della prosperità, nazionalismo cristiano, sostegno evangelical a Israele, da una parte, … e dall’altra: proteste del clero contro le recenti politiche migratorie, a favore dell’accoglienza degli stranieri.
A quasi un anno dall’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump e a sette mesi dall’elezione di Leone XIV, primo pontefice statunitense, facciamo il punto con il professor Paolo Naso, esperto di politica religiosa americana, che parla di “spostamenti tellurici”: «Tutto ci dice che in campo religioso la polarizzazione è ormai estrema, addirittura si delineano due movimenti ecumenici fortemente antagonisti».
USA: spostamenti tellurici in campo religioso, di Gaëlle Courtens e Chiara Gerosa
Nel pieno del Decennio nero algerino, diciannove religiosi cattolici scelsero di restare accanto al loro popolo, condividendone paure, vita quotidiana e speranza. La loro fedeltà, testimoniata da figure come mons. Claverie e ricordata da chi li conobbe, rivela un coraggio vissuto giorno dopo giorno, non l’eroismo di un istante. La beatificazione del 2018 ha mostrato al mondo che la loro è stata una testimonianza di fraternità con i musulmani, non contro di loro. Oggi la loro memoria continua a parlare, indicando che la vicinanza, il dialogo e la vita donata restano possibili anche nei tempi più difficili.
Primo viaggio apostolico di papa Leone XIV - Chiese in diretta del 30.11.2025
In collegamento con Luca Baratto, pastore valdese e segretario esecutivo della Federazione delle chiese evangeliche in Italia; Bruno Boccaletti, responsabile programmi religiosi della RSI; e Francesco Muratori, conduttore di Strada Regina (RSI), cercheremo di fornire chiavi di lettura e analisi sul viaggio in Turchia e in Libano di papa Prevost, a cominciare dalla preghiera ecumenica a Nicea (Iznik). Quale valore conserva oggi quel momento fondativo per l’unità delle chiese? Quali implicazioni porta con sé nel cammino ecumenico contemporaneo? Che aria tira nelle comunità cristiane, minoritarie nella regione, ma tra le più antiche? E andando al di là dei 1700 anni dal Primo Concilio ecumenico di Nicea, questo viaggio, quali implicazioni potrà avere sul piano anche geopolitico, dato che si svolge in due paesi cruciali per gli equilibri in Medioriente? Sono solo alcune delle domande che rivolgeremo ai nostri ospiti.
Fra Roberto Pasolini: il “catechista del Papa” - La pace oltre i confini - Chiese in diretta del 23.11.2025
Fra Roberto Pasolini: il “catechista del Papa”, di Gioele Anni.
Da Novembre del 2024 è stato nominato Predicatore della Casa Pontifica: Fra Roberto Pasolini, milanese, 54 anni, è un frate francescano e ha il compito di tenere, durante i periodi di Avvento e Quaresima, delle meditazioni spirituali ai membri della Curia Romana. Praticamente, è il “catechista” di papa Leone e degli altri cardinali, vescovi e collaboratori con i più alti incarichi in Vaticano. Lo abbiamo incontrato nel convento dei Frati Cappuccini di piazza Velasquez a Milano. Pasolini ha un percorso eclettico, da giovane si era allontanato dalla fede, ha studiato informatica e coltivato tante altre passioni, prima di sentire la chiamata vocazionale. Abbiamo parlato con lui del suo ruolo in Vaticano, e più in generale, di cosa la Bibbia sa dire ancora al mondo di oggi.
La pace oltre i confini, di Luisa Nitti.
I territori di confine possono trasformarsi da scenari di conflitto in luoghi di riconciliazione. Il dialogo e l’impegno per la pace sono stati al centro dell’iniziativa interreligiosa “Terre di pace. Oltre i confini il futuro”, che si è tenuta di recente a Gorizia e Nova Gorica: un Festival del dialogo, nella doppia città “transfrontaliera”, Capitale europea della cultura 2025.
Fra i soggetti coinvolti, anche la locale Chiesa evangelica metodista, con il pastore Jens Hansen. In questi stessi giorni, la Settimana delle Religioni ribadisce, con una iniziativa a Lugano, il ruolo centrale del “dialogo fra differenze” nella gestione dei conflitti. Ne parliamo con Emanuela Dyrmishi, specialista in relazioni transculturali.
Anna Foa: “Il sionismo ha fallito”- Sinodo: a che punto siamo in Svizzera e in Ticino? - Chiese in diretta del 16.11.2025
Anna Foa: “Il sionismo ha fallito”, di Gaëlle Courtens
“Quello che sta succedendo oggi, con questa guerra interminabile e senza regole, non ha nulla a che fare con il sionismo. È qualche cosa che parla del fallimento dell’ideologia su cui è nato Israele”: lo dice Anna Foa, italiana, classe 1944, nota intellettuale ebrea, docente emerito di Storia moderna all’Università “La Sapienza” di Roma, autrice del volume “Il suicidio di Israele” (ed. Laterza), giunto alla quindicesima ristampa. Ma lei preferisce parlare di “sionismi”, la plurale. Da qui parte una riflessione a tutto campo: dal fallimento del progetto sionista alle ferite di Israele di oggi, dalla bellicizzazione dell’antisemitismo fino alle domande più profonde sull’identità ebraica.
Sinodo: a che punto siamo in Svizzera e in Ticino?, di Chiara Gerosa
Da ottobre 2021 la Chiesa cattolica è impegnata in un cammino che vuole trasformare il suo modo di vivere: il processo sinodale. Ma, a quasi quattro anni dall’avvio, a che punto siamo davvero in Svizzera e in Ticino? Tra entusiasmo e fatica, tra desiderio di partecipazione e rischio di immobilismo, la sinodalità si rivela non un evento, ma un cambiamento di mentalità, che richiede tempo, coraggio e ascolto reciproco. Perché solo quando tutti — laici, religiosi e presbiteri — condivideranno davvero parola e responsabilità, il Sinodo potrà diventare realtà.