Il mitico ritrovamento di una chiesa a Brione Verzasca. Un laghetto infestato dalle streghe a Mergoscia. Una roccia dalla forma strana, che per tutti è diventato la «Cima del frate».
Sono tre delle leggende che riguardano la fede e i miti nella Valle Verzasca, e che sono state studiate da Baldassare Scolari, ricercatore in storia delle religioni, nell’ambito di un progetto curato dalla professoressa Daria Pezzoli-Olgiati per l’università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera. Il progetto analizza la religiosità nell’arco alpino, esaminando diversi luoghi di varie nazioni tra cui Italia, Germania e anche Svizzera, in particolare in Ticino.
«Una caratteristica comune», spiega Scolari, «è che, all’interno delle narrazioni popolari, gli elementi religiosi si sono fusi a quelli mitici per “fare mondo”, ovvero per dare spiegazioni a fenomeni naturali e sociali che hanno segnato i vari territori». Ecco dunque le leggende della Verzasca. Pare che anticamente il paese di Brione Verzasca fosse situato sul lato destro del fiume, mentre ora si trova a sinistra: il villaggio originario fu forse travolto da una frana, ma la popolazione prese a raccontare che la chiesa era stata conservata sotto i massi. Un pastore l’aveva trovata e corse a dare l’annuncio, ma tornato sul posto non riuscì più a trovare il varco d’accesso alla chiesa, la cui presenza nascosta manteneva comunque il segno della presenza di Dio. Il laghetto di Mergoscia, in una foresta pericolosa per gli uomini e soprattutto per le donne, che andavano a lavare i panni, sarebbe stato infestato di streghe e bonificato da una misteriosa lavandaia: la signora fece salire le creature maligne su un velo e poi le annegò nel lago. Si trattava della Madonna, verso cui la devozione in quei luoghi era ed è tuttora molto sentita. E infine la «Cima del
frate» sull’Alpe di Giove, dove proprio un frate sarebbe rimasto pietrificato nel tentativo, comunque portato a buon fine, di liberare il luogo dai serpenti. Tradizioni, storie e miti che ricorrono mescolandosi a un sentimento diffuso di devozione e pietà popolare: il libro «Frontiere. Religione e le Alpi», in uscita in lingua tedesca con la curatela anche della professoressa Pezzoli-Olgiati, esamina a fondo queste affascinanti dinamiche.
Alla pubblicazione sarà dedicata la puntata di oggi Strada Regina (ore 18.35 RSI La1).
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Intervista a Madre Angelini, benedettina e assistente spirituale al recente Sinodo, sul senso della nascita di Cristo.
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