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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (30 aprile 2025)
CATT
  • La chiesa di San Nicolao, a Lugano - Besso

    Attorno al campanile di san Nicolao nasce un nuovo stile di fraternità

    La

    riflessione sul nuovo percorso imboccato dalla pastrale all’interno della

    diocesi di Lugano e la sua concreta traduzione nella propria realtà, prosegue con

    ritmi e velocità diverse. A Lugano città, già da qualche anno, i preti si

    incontrano per coordinare le loro attività pastorali. Il primo frutto è stata

    la realizzazione di un solo bollettino parrocchiale per le cinque «quasi»

    parrocchie del centro. Successivamente è stato lanciato un unico programma di

    catechesi e anche i catechisti si sono messi in rete ed hanno iniziato a

    collaborare tra di loro. La stessa cosa fanno i preti, che una volta al mese si

    incontrano per un confronto a tutto tondo. Stimolati dal vescovo a definire

    ufficialmente i territori delle nuove «zone-reti pastorali», c’è stata l’apertura

    alle parrocchie di Breganzona, Sorengo e Muzzano- Agnuzzo, che hanno ravvisato più

    opportuno per loro, collaborare col centro città. È nata così anche una nuova esigenza:

    quella di conoscere meglio le diverse realtà territoriali, per cui gli incontri

    di rete da mensili, si sono fatti, quindicinale. «Nel primo incontro del mese –

    spiega don Marco Dania, parroco della chiesa

    di san Nicolao a Besso –

    i sacerdoti si ritrovano al Centro pastorale san Giuseppe per un momento di

    riflessione sulla seconda lettura della domenica successiva. Il secondo

    incontro si svolge, invece, in una delle parrocchie dove si partecipa alla

    messa e si invita un laico a presentare la realtà del quartiere. Gli incontri,

    poi, sono sempre seguiti da una cena condivisa». «Piccoli passi avanti –

    conclude don Marco – di un cammino tutto da scoprire con fiducia, entusiasmo e

    speranza. Le idee in cantiere sono tante. Quello che è importante è che si sta

    acquisendo un metodo e se ne stanno già vedendo i primi frutti. E anche la

    gente incomincia a percepire uno stile di nuova fraternità». (FA)

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