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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (8 maggio 2025)
CATT
  • Come affrontare «il lato oscuro» del progresso digitale?

    La recente Dichiarazione «Dignitas infinita», dopo aver ricordato i fondamenti teologici della dignità umana, rivolge l’attenzione ad alcune sue gravi violazioni, quali gli abusi sessuali, l'aborto, la maternità surrogata, l'eutanasia e il suicidio assistito, la teoria del gender, il cambio di sesso… Su di esse il magistero si è già espresso in diverse occasioni, perciò la Dichiarazione si limita a raccogliere in una breve sintesi quegli insegnamenti.

    L’ultima delle violazioni alla dignità umana prese in esame è probabilmente quella in cui il documento vaticano si spinge su terreno ancora poco esplorato dal punto di vista morale: il mondo del digitale. Vengono qui illustrati i pericoli insiti nel progresso delle tecnologie digitali, progresso che tende verso «la creazione di un mondo in cui crescono lo sfruttamento, l’esclusione e la violenza», tendenze che «rappresentano un lato oscuro del progresso digitale». Si ricorda la facile diffusione delle fake news e delle calunnie, il «rischio di dipendenza, di isolamento e di progressiva perdita di contatto con la realtà concreta», aspetti che ostacolano lo sviluppo di relazioni interpersonali autentiche, ed anche il cyber bullismo, la diffusione della pornografia e del gioco d’azzardo. Si fa notare che, nella misura in cui aumentano le «possibilità di connessione, accade paradossalmente che ciascuno si trovi in realtà sempre più isolato e impoverito di relazioni interpersonali».

    Nel discorso alla Curia Romana del dicembre del 2019, Papa Francesco aveva esordito dicendo: «Quella che stiamo vivendo non è semplicemente un’epoca di cambiamenti, ma è un cambiamento di epoca. Siamo, dunque, in uno di quei momenti nei quali i cambiamenti non sono più lineari, bensì epocali; costituiscono delle scelte che trasformano velocemente il modo di vivere, di relazionarsi, di comunicare ed elaborare il pensiero, di rapportarsi tra le generazioni umane e di comprendere e di vivere la fede e la scienza». Il fulcro del cambiamento d’epoca è certamente la rivoluzione digitale, una rivoluzione che riguarda ormai ogni aspetto della nostra vita e che costituisce evidentemente una grande sfida anche per la Chiesa.

    Alla vista delle numerose conseguenze negative di questa rivoluzione o – con parole del documento – «del lato oscuro del progresso digitale» si tende spesso a cercare soluzioni di tipo disciplinare, proibendo o controllando l’uso di internet o dei media digitali. Ciò può sicuramente essere opportuno e necessario per proteggere i bambini, ma certamente non risolve tanti problemi. In tal senso, è importante l’esortazione del documento quando si rivolge alla comunità umana, incoraggiandola ad «essere proattiva nell’affrontare queste tendenze nel rispetto della dignità umana». In questo mondo globalizzato le nuove tecnologie digitali hanno aperto molteplici possibilità sia per l’evangelizzazione, sia – a livello umano – per «farci sentire più prossimi gli uni agli altri; farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa». Di fronte a tutto ciò, il Papa nel menzionato discorso alla Curia Romana esortava a «lasciarsi interrogare dalle sfide del tempo presente e a coglierle con le virtù del discernimento… partendo dal centro stesso dell’uomo, con una conversione antropologica». Sono spunti di grande portata, ma che richiedono sia da parte della società che da parte della Chiesa, ulteriori approfondimenti, concretizzazioni e un rinnovato impegno per affrontare in modo proattivo i pericoli insiti nel cambio di epoca.

    don Arturo Cattaneo

    Leggi anche: Le gravi violazioni della dignità umana. La denuncia in un nuovo documento del Dicastero per la Dottrina della Fede

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