di Silvia Guggiari
Siria, Moldavia, Ucraina, Ticino: sono solo alcune delle mete al centro dei progetti che dal 2008 hanno preso vita grazie all’associazione ticinese «Il Giardino dei bambini». Una realtà che da sempre si spende per donare materiali di prima necessità a coloro che si trovano in grandi difficoltà a causa di guerre e carestie e che, dal mese di marzo, sta facendo un lavoro enorme per portare aiuti agli ucraini rimasti nel loro Paese e per accogliere quelli arrivati in Ticino. A presentarci i progetti in corso è la signora Monica Ancora Marzano, farmacista di Bellinzona e responsabile dell’associazione.
Le consegne in Ucraina
«La nostra ONG – ci spiega Monica – collabora già da molti anni con l’Ucraina, dove nel tempo abbiamo contribuito alla realizzazione di un orfanotrofio, di diverse scuole e di un ospedale. I rapporti che avevamo instaurato anni fa con il governo e con le Chiese ora ci permettono di continuare il nostro lavoro di aiuto». A marzo, l’associazione ha avviato una grande raccolta fondi sollecitata inizialmente da una volontaria di origine ucraina, preoccupata per la situazione del suo Paese. Al padiglione Conza, grazie alla collaborazione dell’Associazione Bosniaca, del gruppo missionario di San Michele Arcangelo, della polizia, dei pompieri e delle istituzioni della Città di Lugano, nelle prime settimane di conflitto, è stato raggiunto un traguardo enorme che ha permesso di inviare in Ucraina ben 18 tir carichi di materiali di prima necessità: «Per noi è stato un miracolo, un qualcosa di eccezionale; non potrei definirlo in modo diverso », esclama ancora commossa la sig.ra Marzano. Con il passare dei mesi, la raccolta, anche se con ritmi meno intensi, non si è mai fermata: «Nelle scorse settimane, abbiamo regalato due furgoni ad una associazione moldava che aiuta i profughi ucraini e siamo riusciti ad inviare altri sei camion. Il materiale che spediamo viene diviso tra la Moldavia, dove viene consegnato a una ONG, e la zona di Kiev dove quasi settimanalmente facciamo arrivare carichi che poi vengono direttamente distribuiti dal governo locale, consegnati all’ospedale della città o smistati in piccoli ospedali delle altre regioni».
L’appello a donare
La solidarietà, dunque, continua e l’appello a donare è rivolto a tutti: «Abbiamo sempre bisogno di cibo a lunga conservazione, coperte, sacchi a pelo, materassi, passeggini… i punti di raccolta sono a Bellinzona presso la farmacia Azione, a Viganello presso la farmacia, a Mendrisio dal Gruppo Solidale e a Locarno in parrocchia da don Carmelo. Tutto il materiale raccolto viene poi radunato a Bellinzona dove viene catalogato e successivamente caricato nei camion da spedire». Ma l’impegno dell’associazione è anche quello rivolto agli ucraini arrivati in questi mesi in Ticino: «Cerchiamo di aiutarli ad integrarsi nella società, in particolare le mamme con i bambini. Lo abbiamo sempre fatto per tutti, non solo per gli ucraini: non facciamo distinzioni di etnie e di culture e dove possiamo cerchiamo sempre di intervenire».
L’impegno in Siria
L’altro progetto dell’associazione attualmente in corso è quello in Siria dove, negli anni, grazie alla collaborazione tra cattolici e ortodossi, “Il Giardino dei bambini”, attraverso il lavoro della volontaria Seyde, ha aperto ben dodici scuole, oltre a due piccole case anziani: «Per poter realizzare questi traguardi, fondamentali sono stati i contributi raccolti nelle comunità di don Carmelo Andreatta a Locarno e di don Maurizio Silini nella Collegiata di Bellinzona». Ora, l’associazione sta lavorando alla realizzazione di un orfanotrofio che possa offrire un alloggio e almeno un pasto al giorno a circa 50 bambini che vivono in strada. «Siamo molto avanti con il progetto, ma per terminarlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: una donazione con causale “orfanotrofio”, viene destinata a finanziare questo bel progetto».
L’associazione
«Il Giardino dei bambini» conta una decina di volontari perlopiù pensionati che collaborano per preparare il materiale negli scatoloni. Una volta pronti, con l’aiuto dell’associazione Emmaus di Riviera e degli Asilanti di Chiasso, si procede al carico dei camion: «Questa parte di lavoro si trasforma in un’esperienza bellissima – conclude Monica – perché vediamo gli ultimi degli ultimi, rifugiati, migranti, ex-tossicodipendenti che si danno da fare per aiutare persone che come loro si sono ritrovate senza nulla».
Per informazioni e donazioni: ilgiardinodeibambini.ch.