Avevamo lasciato i pellegrini di Lugano-Besso a Siena, dove sono ripartiti martedì mattina per Ponte d’Arbia. Ecco cosa ci racconta una pellegrina sulla continuazione del pellegrinaggio:
“Martedì mattina abbiamo lasciato le suore vincenziane che ci hanno ospitato per la notte a Siena alla volta di Ponte d’Arbia. Le suore sono state deliziose. Don Marco ha celebrato la Messa nella loro cappella, che è di una bellezza indescrivibile. In seguito, abbiamo visitato i chiostri fioriti. Ci tenevano tantissimo a farci vedere la loro grotta di Lourdes, con la Madonnina, le piante: in ogni angolo si vedeva veramente tutto l'amore che hanno messo nel curare questi bellissimi giardini.
È la quarta tappa del nostro pellegrinaggio: una persona potrebbe pensare che il pellegrinaggio sia sempre uguale. Invece no: ti rendi proprio conto che ogni volta è un arricchimento per le persone con le quali cammini e per quelle che incontri. Soprattutto anche a livello proprio spirituale c’è sempre qualcosa in più, perché non è soltanto una fatica fisica. È proprio un viaggio soprattutto dell'anima. Quando parti da un luogo e ti metti in cammino ci sono dei momenti di condivisione con i tuoi compagni di viaggio e poi a un certo punto, come se ci fosse un tacito accordo, ognuno cammina in silenzio. In modo molto spontaneo, fai tuo questo silenzio dentro di te per cercare il rapporto con Dio.
Giunti a Ponte d'Arbia, abbiamo dormito in un ostello, dove siamo stati accolti da Angelo, che è presidente di questa associazione di accoglienza pellegrina. Don Marco ha celebrato la Messa all'aperto, in giardino, ed è stato un momento meraviglioso perché a noi si sono aggiunti altri pellegrini. È stata una bella celebrazione, così profonda e sentita. Ha toccato il cuore di tutti. Dopo la Messa abbiamo preparato tutti insieme la cena. Alla tavola eravamo in 20, per un momento di tanta allegria e gioia.
Oggi (mercoledì per chi legge) abbiamo raggiunto San Quirico d’Orcia. Per il prossimo tratto ci aspettiamo 35 chilometri di cammino con 1335 metri di dislivello: siamo tutti curiosi di scoprire cosa ci attende."
Aggiungiamo a questa testimonianza anche qualche appunto di don Marco:
“Il percorso che ci ha portato a San Quirico d’Orcia è stato faticoso ma anche un’esperienza molto bella e interessante. Arrivati a destinazione abbiamo fatto una Lex divina sulle letture del giorno per scavare la parola di Dio, in modo particolare su Osea e il suo richiamo forte alla conversione e al riconoscimento dell’unico Dio, ma soprattutto la pagina del Vangelo con la chiamata degli apostoli poi inviati a dare testimonianza. Abbiamo interpretato anche in termini attuali cosa significa per noi, strada facendo, annunciare il Vangelo.
Ieri (giovedì) abbiamo avuto la tappa più dura: ci siamo alzati alle 3:30 e siamo partiti da San Quirico d’Orcia alle 4:30. Abbiamo fatto una variante rispetto a quello che suggeriscono le guide perché siamo andati sul cammino tradizionale, raggiungendo Abbadia San Salvatore. Siamo arrivati in un’abbazia fondata addirittura ai tempi di Carlo Magno con una cripta longobarda, che è un gioiello straordinario, e dove c’è una copia della Bibbia Amiatina che è una delle tre bibbie latine più antiche della traduzione della vulgata, scritta tra la fine del VII e gli inizi del VIII secolo. Un cammino faticoso, ma fruttuoso.
La testimonianza di una coppia in cammino
A Luglio 2022, a poco meno di un mese dal nostro matrimonio, abbiamo intrapreso il nostro primo cammino insieme alla parrocchia di Lugano-Besso, con una buona dose di leggerezza ed affidamento. Ed ecco che, a distanza di due anni, siamo tornati nuovamente a camminare, per pochi giorni, con i nostri amici pellegrini. Questa volta nei nostri zaini c'è una maggiore consapevolezza. Il ricordo delle salite, vivido nei nostri cuori, ci potrebbe fare desistere dall' impresa, ma la familiarità dell'esperienza ci spinge ad osare ancora. Il cammino, del resto, è una calzante metafora del matrimonio.
Quanti si approcciano a questo sacramento, lo fanno spesso con affidamento e leggerezza, non conoscendo quante e quali le salite dovranno affrontare nel loro percorso. Lungo il cammino spesso ci si sente fragili e vulnerabili nelle prove ma, al contempo, ci si riscopre forti e affiatati nel superarle insieme. Ed è forse questo stare insieme che ci permette di superare la sfida.
Nel cammino, pur trovandoci di fronte ad uno sforzo individuale, siamo insieme all'altro. Durante il percorso, sei indubbiamente accanto al tuo coniuge, con cui ha scelto di condividere gran parte della strada, nei momenti di gioia ed in quelli di sconforto e fatica. Ma, nel percorso, noi sposi non siamo mai soli, perché ci affiancano i nostri compagni di viaggio su cui sappiamo di poter contare per una parola di conforto, un consiglio o anche semplicemente un aiuto pratico.
Il nostro sacerdote è accanto a noi e la sua guida spirituale ci riporta costantemente alla contemplazione del Signore e ci ricorda quanto siamo importanti ai suoi occhi. Ma soprattutto, lungo il cammino, siamo sempre ed incessantemente alla presenza di Gesù.
Finalmente lontani dal frastuono delle nostre vite abituali, siamo in grado di sentire il Signore che ci parla e si manifesta in ogni cosa: lo vediamo in un tramonto, in un incontro fortuito con un capriolo, negli incontri con le comunità che ci ospitano e con gli altri pellegrini che abbiamo il privilegio di conoscere lungo il cammino. Il Signore ci parla nel vento, nel sole e nelle nuvole che accompagnano i nostri passi. Dio nel cammino è il centro di tutto. Finalmente lontani dal frastuono delle nostre vite abituali, siamo in grado di sentire il Signore che ci parla e si manifesta in ogni cosa: lo vediamo in un tramonto, in un incontro fortuito con un capriolo, negli incontri con le comunità che ci ospitano e con gli altri pellegrini che abbiamo il privilegio di conoscere lungo il cammino. Il Signore ci parla nel vento, nel sole e nelle nuvole che accompagnano i nostri passi.
Dio nel cammino è il centro di tutto. Nella solitudine e nel silenzio di una strada, nel nuovo deserto che ci abita, lo troviamo.
Una frase riecheggia nel mio cuore in questo momento in cui il nostro cammino è giunto al termine: "Gesù ci ha donato uno sguardo nuovo sul mondo e il mio sposo mai mi era parso così bello come adesso che riluce dell' amore di Dio"