“Siamo stanchi” e “ci stiamo avvicinando alla conclusione”, ma attenzione “ciò non deve diventare una scusa per ridurre l’impegno nel nostro lavoro, come se fosse l’ultima settimana di scuola”. Con un invito a proseguire il lavoro “bello”, “appassionante”, “impegnativo” portato avanti in queste oltre due settimane di assemblea, il cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale, ha aperto oggi, 18 ottobre, in Aula Paolo VI la dodicesima Congregazione generale del Sinodo sulla sinodalità. Al via oggi riflessioni e discussioni sul quarto modulo, il B3, l’ultimo dedicato all’esame dei contenuti dell’Instrumentum laboris, sul tema “Partecipazione, compiti di responsabilità e autorità. Quali processi, strutture e istituzioni in una Chiesa sinodale missionaria?”.
Autorità, discernimento, decentramento
Cinque le schede sulle quali dovranno soffermarsi i Circoli Minori in varie lingue: il rinnovamento del servizio dell’autorità, con un focus su quel “clericalismo” che può colpire anche i laici e che impedisce alla Chiesa di andare avanti; il “discernimento in comune”, per costruire un consenso non polarizzante e, al contempo, rispettoso dell’autorità; la realizzazione di strutture e istituzioni “sinodali”; la costruzione di “reti” tra Chiese locali, alla luce del “sano decentramento” auspicato dal Papa. Infine la “potenzialità” dell’istituzione stessa del Sinodo, valutando “l’esperimento” di estendere la partecipazione a un gruppo di “non vescovi”.