La Curia vescovile di Lugano ha diffuso nel pomeriggio del 17 dicembre 2024 una precisazione in merito alla vicenda dell’indagine canonica di Roma che ha riguardato diversi vescovi svizzeri che erano stati accusati di malgestione di casi di abuso. Tra questi vescovi figurava lo stesso de Raemy, per quanto riguarda la sua precedente funzione di ausiliare della diocesi di Losanna, Ginevra e Friborgo. Come sappiamo i risultati dell’indagine sui presuli elvetici sono stati comunicati in una dichiarazione del 18 ottobre 2024 della Conferenza dei Vescovi svizzeri (CVS). Nella comunicazione, la CVS dichiara: «Sono stati individuati errori, omissioni e mancanze nell’ambito delle norme procedurali canoniche, che i vescovi deplorano profondamente. Allo stesso tempo, non è stata riscontrata alcuna trasgressione che richieda ad oggi l’apertura di un procedimento penale interno alla Chiesa.» (Comunicato stampa del 18 ottobre 2024). Nel comunicato della CVS si legge anche che «sono previste altre tre lettere». L’Amministratore Apostolico della Diocesi di Lugano, S.E. Mons. Alain de Raemy, dichiara nel comunicato stampa del 17 dicembre diffuso dalla Curia di Lugano, «di non aver ricevuto alcuna lettera personale in merito. Inoltre, da una verifica della suddetta affermazione della Conferenza episcopale con gli uffici competenti della Santa Sede è emerso che non è prevista alcuna ulteriore lettera».
Sulla questione i media erano ritornati alcuni giorni fa, quando il vescovo di Losanna, Ginevra e Friborgo mons. Morerod, che ha invece ricevuto da Roma una lettera personale riguardo ad accuse che lo riguardavano, ne aveva pubblicato i contenuti sul sito della sua diocesi, questo in concomitanza con la sua elezione a presidente dei vescovi svizzeri.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli