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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (4 luglio 2025)
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  • Mediazione vaticana nel conflitto ucraino: doccia gelata di Kiev e Mosca

    L'annuncio fatto da papa Francesco sull'aereo che lo riportava a Roma da Budapest sull'esistenza di una missione di pace della Santa Sede per fermare la guerra in Ucraina, pare abbia colto di sorpresa le parti belligeranti. Al momento sembra che nessuno ne sappia nulla. Kiev, attraverso un messaggio affidato alla CNN, si è affrettata a sconfessare il Pontefice e a far sapere di «non essere a conoscenza» di una mossa diplomatica che coinvolga il Vaticano. Dal canto suo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo l'agenzia russa TASS, ha affermato che Mosca non è a conoscenza del lavoro della missione di pace del Vaticano. "No, non sappiamo nulla", ha detto poco fa Peskov durante una conferenza stampa rispondendo a domande dei giornalisti sul piano di pace vaticano annunciato da papa Francesco rientrando dall'Ungheria.

    La sorpresa a Budapest da parte della Chiesa ortodossa russa

    Di sorpresa è stato colto anche il Metropolita ortodosso russo di Budapest, Hilarion già numero due del Patriarcato di Mosca e spedito da Kirill a Budapest per dissensi vari sulla guerra in corso. Sul sito ufficiale del Metropolita Ilarion (che sabato scorso si è incontrato con Papa Francesco nella Nunziatura) sentendosi tirato in ballo dalle dichiarazioni del Pontefice, appare una smentita.

    Una possibile soluzione

    Una probabile soluzione a cosa esattamente ci sia in ballo, potrebbe essere quella proposta da alcuni vaticanisti: il Papa probabilmente potrebbe organizzare una missione di pace come fece San Giovanni Paolo II ai tempi della guerra in Iraq, inviando due suoi cardinali di fiducia a Baghdad e Washington, con un suo scritto personale rivolto ai belligeranti.

    fonte: agenzie/red

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