Giovedì 16 novembre si è svolta, nella Cripta della basilica del Sacro Cuore di Lugano, luogo dove riposano le loro spoglie mortali, la messa per i vescovi defunti della Diocesi di Lugano. “Ricordiamo in particolare mons. Ernesto Togni, scomparso da poco più di un anno, l’11 novembre 2022, giorno di San Martino”, ha detto mons. Alain de Raemy, che ha presieduto la celebrazione. Erano presenti anche il vescovo emerito mons. Pier Giacomo Grampa, e numerosi sacerdoti, diaconi, seminaristi, fedeli.
“Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo”, questo lo spunto della liturgia del giorno attraverso il quale l’amministratore apostolico ha iniziato la sua omelia, sottolineando come questo è un desiderio che avranno avuto anche tutti i vescovi della Diocesi. “È un desiderio che può portare ad una certa impazienza e spingerci a seguire il primo che dice eccolo qua”. È necessaria una fede salda per rimanere con Lui nella comunità e per mantenere la speranza che si compia la volontà di Dio. Questa fedeltà l’hanno avuta i vescovi defunti e per essa c’è da essere grati in questo giorno di preghiera dedicato a loro, ha sottolineato. Anche alla luce di quella sapienza che attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti all’incontro con Dio, superando debolezze, peccato, malvagità.
“Tenendo conto della fedeltà dei vescovi defunti al loro ministero, in comunione con il Santo Padre, vescovo successore di Pietro, considerando la fede che ha illuminato sempre la loro vita possiamo dire ora come il salmo: fa risplendere, Signore, il tuo volto sui tuoi servi, che ora possano vivere e darti lodarti”, ha concluso mons. de Raemy.
