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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
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  • Settimana delle religioni. Un film per riflettere su giovani, culture diverse, conformismo sociale

    Settimana delle religioni. Un film per riflettere su giovani, culture diverse, conformismo sociale

    Religioni e conformismo sociale: è questo il tema scelto per la Settimana delle religioni del Forum svizzero di dialogo interreligioso e interculturale. L’appuntamento in Ticino è per domenica 1° dicembre alle 17 presso il CERS in via Landriani 10 a Lugano. «Quest’anno abbiamo optato per la visione del film Cosa dirà la gente», ci spiega Rosmarie Mazzocchi, presidente del Forum. «Abbiamo scelto questo film perché mette in rilievo i grandi ostacoli all’integrazione tra culture diverse nonostante anni di convivenza. Pensiamo ai giovani di seconda e terza generazione che sono confrontati alle difficoltà di vivere simultaneamente in due culture. Come la protagonista del film, vivono una doppia vita. I problemi nascono quando per i loro genitori i desideri dei figli sembrano inconciliabili con le idee di educazione imposte dalla cultura di origine e se poi parliamo di ragazze i loro comportamenti sono ancora più sotto controllo perché, se non sono più che corretti, tutta la famiglia rischia di essere esclusa dalla vita sociale della propria comunità». La regista Iram Hag si è ispirata alla sua vicenda personale per realizzare questo film, che parla di Nisha, una giovane sedicenne che in famiglia è una perfetta figlia di pakistani e fuori casa una normale ragazza norvegese con tutti i desideri di qualsiasi adolescente. Quando Nisha cerca di fare le sue esperienze senza urtare la sensibilità dei suoi familiari si troverà a vivere uno strano equilibrio: da una parte le regole, i dogmi e dall’altra la libertà e l’indipendenza. Ma questo equilibrio vissuto con ottimismo va presto in frantumi e scopre che questi due mondi sono incompatibili. «Il pubblico sarà toccato dal destino di Nisha ma occorre sottolineare che quel che le accade non trae origine dal fondamentalismo religioso: quello che la famiglia pretende da lei non è legato a motivazioni di fede ma, ancor peggio, a quello che dirà gente», sottolinea Mazzocchi. «Il film fornisce dunque tanti spunti di riflessione, che potranno essere affrontati nel momento di discussione previsto dopo la visione: prima fra tutte la difficile convivenza fra cultura orientale e occidentale, poi le problematiche intergenerazionali, il rapporto d’affetto complicato tra padre e figlia e madre e figlia, tutte le questioni legate all’universo femminile, ai i metodi educativi e molto altro ancora». (KG)

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