Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e leader spirituale della comunione anglicana nel mondo, si è dimesso dalle sue funzioni. La decisione, comunicata oggi, martedì, fa seguito ad un’inchiesta secondo cui egli non informò la polizia, dopo essere venuto a conoscenza di abusi fisici e sessuali commessi a più riprese da un volontario durante campi estivi ecclesiali.
“Credo che farmi da parte sia nell’interesse della Chiesa d’Inghilterra, che amo molto e che ho avuto l’onore di servire”, ha dichiarato Welby in un comunicato.
Dopo le rivelazioni alcuni membri del Sinodo generale, l’assemblea nazionale della Chiesa anglicana, avevano lanciato una petizione per chiedere a Welby di dimettersi, affermando che aveva “perso la fiducia del suo clero”.
Fonte: RSI
Il locale vescovo ha preso il provvedimento in due tappe: prima l'oscuramento notturno delle opere dell'ex gesuita accusato di abusi e ora la copertura.
A Roma più di mille partecipanti tra vescovi, delegati diocesani e invitati analizzeranno e voteranno, fino al 3 aprile, i contenuti delle sintesi del cammino avviato nel 2021. "Cambieremo le strutture", ha detto il card. Zuppi, ma serve “far scorrere la Parola di Dio nelle vene della società”.
Lo psichiatra di fama internazionale si interroga se anche per un non credente sia possibile parlare con Dio. Un libro che è un modo per dare voce alle tante persone che cercano, che non credono ma vorrebbero credere, che credevano e non credono più.