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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (4 luglio 2025)
CATT
  • Un gruppo di scout a Lourdes

    Una presenza viva e feconda che ha formato cittadini attivi

    di Katia Guerra 

    Sono moltissimi le ragazze e i ragazzi che in Ticino sono stati cresciuti e formati grazie allo scoutismo, lasciandosi ispirare da lord Baden-Powell, il quale nel 1907 in Inghilterra diede vita a questo movimento educativo che si è in seguito diffuso nel mondo intero. Tutto ciò è stato possibile anche perché nel 1922 prese forma, all’interno dei Movimenti giovanili cattolici, su impulso, tra gli altri, di Andrea Fossati, un ticinese trapiantato a Milano fondatore pure dei primi scout della Lombardia, l’AECS (Associazione Esploratori Cattolici Svizzeri), diventata in seguito AEEC (Associazione Esploratori Esploratrici Cattolici). L’iniziativa fu fortemente sostenuta anche dall’allora vescovo di Lugano, Aurelio Bacciarini.

    Ieri come oggi, di questo metodo si apprezzano le potenzialità e la capacità di contribuire allo sviluppo globale della persona, la ricchezza degli stimoli che puntano alla precoce responsabilizzazione attraverso la partecipazione attiva di ragazze e ragazzi, i cui punti salienti sono la formazione del carattere, salute e forza fisica, abilità manuale, servizio del prossimo. In questo periodo difficile, condizionato dalle limitazioni imposte dalla pandemia di coronavirus, questi insegnamenti hanno permesso di trovare nuove strade. È stato bello, ad esempio, vedere che molti scout si sono messi al servizio del prossimo per fornire il proprio contributo attivo per aiutare le persone bisognose, ad esempio portando loro a domicilio la spesa e le medicine. In 100 anni di cammino scout molte cose sono cambiate. Oggi l’AEEC in quanto tale non esiste più. Nel 2007 l’unione con l’altra associazione scout in Ticino, l’AGET (Associazione Giovani Esploratori Ticinesi), ha portato alla nascita di Scoutismo Ticino. Dentro questo panorama, il centenario dello scoutismo cattolico in Ticino rimane una ricorrenza da sottolineare, evidenzia Giovanni Pozzi membro del Gruppo delle Sezioni Scout Cattoliche (GSC)

    . «È un importantissimo periodo caratterizzato da una presenza molto viva e feconda, viste le numerose sezioni e iniziative legate alle parrocchie sorte man mano su tutto il territorio cantonale, dalle valli alle città, che hanno dato la possibilità, grazie alla dedizione e all’impegno di tante persone e sacerdoti, a migliaia di ragazzi e ragazzi di crescere e di essere formate ed educate, anche nella fede. Sono diventati cittadini attivi nei più svariati ambiti professionali, sociali, politici e anche religiosi». Il Gruppo delle Sezioni Scout Cattoliche (GSC), si è costituito poco dopo la nascita di Scoutismo Ticino, all’interno del quale è un punto di riferimento per le sezioni, poco meno di una decina in tutto, che hanno scelto di impostare la propria attività aprendo le porte alla scoperta e alla crescita personale e comunitaria nella fede. «La nostra speranza è quella di mantenere viva la fiamma dello scoutismo cattolico in una società dove i cristiani praticanti diventano sempre più una minoranza», sottolinea Pozzi.

    «Le sezioni di Scoutismo Ticino sono libere di scegliere in quale modo vogliono sviluppare la spiritualità, se accogliere o meno il trascendente e dunque il messaggio del Vangelo. Se il cammino intrapreso include una relazione con Dio allora sono chiamate a vivere tali valori in una comunità di fede. Possono essere inserite in una parrocchia e in questo contesto le ragazze e i ragazzi crescono e partecipano alla vita comunitaria», ci spiega don Marco Notari, assistente spirituale delle Sezioni Scout Cattoliche. «La comunità dei Capi si impegna a portare la propria testimonianza di fede e a svilupparla, ad esempio attraverso dei momenti di catechesi o di spiritualità scout». Un percorso non privo di ostacoli in una società in cui la dimensione della fede è sempre più spesso relegata in secondo piano.

    Tre momenti per celebrare il secolo

    II primo appuntamento in programma è per sabato 23 aprile, alle ore 16 a Meride, con una Santa Messa nella Chiesa di San Silvestro. Data e luogo sono simbolici. Il 23 aprile è il giorno di San Giorgio, Patrono degli scout. Meride, ai piedi del Monte San Giorgio, è stato meta delle prime attività dell’AEEC nel 1922.Era il paese d’origine di Andrea Fossati, uno dei fondatori dell’Associazione.

    Fra venerdì sera 23 settembre e sabato mattina 24 settembre, invece, si svolgerà la Route a piedi in stile scout. Sarà il piatto forte del centenario. Si partirà dalla Basilica del Sacro Cuore a Lugano dove vi sono le spoglie mortali del vescovo Aurelio Bacciarini, sotto il cui episcopato è nata e si è sviluppata l’AEEC. Il percorso passerà dal Convento del Bigorio (dove nel 2008 è stato costituito il Gruppo delle Sezioni Scout Cattoliche) e da Sant’Ambrogio di Mezzovico- Camignolo (già storica sede dell’AEEC). Da Locarno si salirà alla Madonna del Sasso per poi raggiungere la Collegiata di Locarno per la Santa Messa conclusiva celebrata dal vescovo Valerio Lazzeri. 

    Venerdì 21 ottobre 2022 è in programma l’assemblea del Gruppo delle Sezioni Scout Cattoliche a Faido, ospitata da una delle prime 5 sezioni dell’AEEC sorte nel 1922.

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