Un testo ricco di spiritualità e con forti esortazioni pastorali quello che papa Francesco ha preparato a commento delle stazioni della via Crucis del Venerdì Santo 2025 e che accompagnerà l’evento del 18 aprile al Colosseo, a Roma, in diretta su RAIUno e Tv2000 alle 21.
La via del Calvario è per il Papa una occasione di porre l’accento su alcuni temi come il giudicare gli altri e il coraggio della libertà: “ Quando davanti a me c’è una persona giudicata. Quando le mie certezze sono pregiudizi. Quando mi condiziona la rigidità” allora, ecco l’invocazione da fare: “Apri il mio cuore Gesù”, scrive Francesco.
O ancora “Per coloro che si sentono falliti. A contestare un’economia che uccide. A ridare forza a chi è caduto. Nelle società competitive e fra chi insegue i primi posti. In chi giace alle frontiere e sente finito il suo viaggio” allora, ecco l’invocazione: “Venga il Tuo Regno”.
E ancora il Papa scrive: “Disumana è l’economia in cui novantanove vale più di uno. Eppure, abbiamo costruito un mondo che funziona così: un mondo di calcoli e algoritmi, di logiche fredde e interessi implacabili. La legge della Tua casa, economia divina, è un’altra, Signore”.
E il Papa scrive: “Quando le cose sembrano non poter cambiare, ricordaci: Noi siamo argilla nelle tue mani; Quando dei conflitti non si vede la fine, ricordaci: Noi siamo argilla nelle tue mani. Quando la tecnologia ci illude di onnipotenza, ricordaci: Noi siamo argilla nelle tue mani; Quando i successi ci distaccano dalla terra, ricordaci: Noi siamo argilla nelle tue mani; quando ci preoccupa più l’apparenza del cuore, ricordaci: Noi siamo argilla nelle tue mani”.
E conclude: “In un sistema che non si ferma mai, Gesù, tu vivi il tuo Sabato. Lo vivono anche le donne, alle quali aromi e profumi vorrebbero già parlare di risurrezione. Insegnaci a non fare niente, quando ci è chiesto solo di aspettare”.
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fonte: acistampa/red