«Il momento più atteso dell’Anno Santo». Così mons. Rino Fisichella ha definito il Giubileo dei Giovani, presentato il 23 luglio in Sala Stampa Vaticana. Un evento che vedrà convergere a Roma oltre mezzo milione di giovani pellegrini da 146 Paesi, per una settimana di incontro, preghiera e testimonianza, con un pensiero speciale a chi arriva da zone di guerra come Libano, Ucraina, Myanmar e Sud Sudan.
Un abbraccio mondiale
«Vogliamo che ogni giovane senta un abbraccio», ha spiegato Fisichella, richiamando l’appello di San Giovanni Paolo II alle nuove generazioni: «Siate sentinelle del mattino». Il Giubileo inizierà lunedì 28 luglio, giorno in cui Roma accoglierà il primo flusso di pellegrini, ospitati in 270 parrocchie, 400 scuole e 40 siti extra-scolastici. Per il ristoro, previsti 20 punti con accrediti per pranzi e cene. Martedì 29 partiranno i Dialoghi con la città: 70 incontri dislocati nelle piazze romane, mentre il 1° agosto sarà il momento della giornata penitenziale al Circo Massimo, con 200 sacerdoti disponibili per le confessioni.
Il cuore: la veglia con il Papa
Clou dell’evento sarà la Veglia con Papa Leone XIV sabato 2 agosto a Tor Vergata, animata da musica, testimonianze e un dialogo diretto con tre giovani provenienti da Italia, Messico e Stati Uniti. Le loro domande toccheranno temi profondi come l’amicizia nell’epoca digitale, il futuro e la speranza. Il giorno seguente si concluderà con la celebrazione eucaristica.
Tecnologia e sicurezza al servizio della fede
«Roma è pronta ad accogliere il mondo», ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri, sottolineando l’uso del “più grande allestimento tecnologico mai visto in Italia”: 521.400 m² di superficie sorvegliata da una control room di 500 m², oltre 2.700 bagni chimici, 2.600 punti d’acqua, 70 nebulizzatori e milioni di bottiglie distribuite. Previsti anche 10 presidi sanitari avanzati, 43 ambulanze, aree ristoro e 500 unità mediche attive. Il prefetto Lamberto Giannini ha garantito la massima sicurezza: «Tutti i partecipanti saranno controllati. Nessun allarme, ma massima attenzione». L’area di Tor Vergata sarà interdetta al sorvolo di droni.
Volontariato e solidarietà
Oltre 2.000 volontari della Protezione Civile, assieme a forze locali e regionali, garantiranno assistenza continua. Per molti di loro, giovani anch’essi, sarà un’occasione di servizio e condivisione. Il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano ha annunciato l’attivazione di un ufficio relazioni internazionali, per facilitare l’assistenza ai pellegrini, anche in caso di smarrimento dei documenti.
Un’opportunità per tutti
«Sarà un evento memorabile non solo per l’organizzazione, ma per l’impatto emotivo», ha detto Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio. Il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano ha definito il Giubileo «una fucina di scelte importanti», in particolare per i giovani che vivono realtà segnate da violenza e sfiducia. «Scopriranno che non sono soli, che c’è chi vuole camminare accanto a loro».
A venticinque anni dall’Anno Santo del 2000, le “sentinelle del mattino” tornano a radunarsi. Il Giubileo dei Giovani 2025 si presenta come un laboratorio di fede e futuro, dove la Chiesa universale rinnova il suo volto giovane. Tra veglie, dialoghi e sacramenti, Roma sarà ancora una volta il cuore pulsante della speranza cristiana. Un evento che non solo lascia il segno nei cuori, ma costruisce ponti duraturi di fraternità nel mondo.