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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (25 giugno 2025)
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  • Fernando Castrillón Zapata è responsabile di progetto per “Grupo Semillas”, un'organizzazione partner di Azione Quaresimale in Colombia

    Fernando Castrillón Zapata: "In Colombia gli effetti della crisi climatica sono reali"

    Fernando Castrillón Zapata è responsabile di progetto per “Grupo Semillas”, un'organizzazione partner di Azione Quaresimale in Colombia. Figlio di contadini, di professione è agronomo e lavora con le comunità contadine, la cui sopravvivenza dipende totalmente dalle loro terre. Le aiuta a migliorare i loro mezzi di sussistenza in modo da contenere le conseguenze del cambiamento climatico attraverso semi adattati, sistemi d'irrigazione a energia solare e catene del freddo. È l’ospite della Campagna ecumenica promossa da Azione Quaresimale, HEKS/EPER e Essere Solidali nella quale si chiede più giustizia climatica.

    A soffrire maggiormente del riscaldamento climatico sono le persone al Sud, che vi contribuiscono di meno. Infatti, è il sovra consumo di energia del Nord uno dei più grandi motori della crisi climatica.  Troppa o troppo poca pioggia, inondazioni, tifoni, siccità, sono eventi meteorologici estremi che causano alla popolazione interessata fame e povertà, come testimonia Fernando Castrillón Zapata: “Nella regione in cui lavoriamo, in Colombia, vediamo diversi effetti. Prima di tutto la riduzione delle piogge. Secondo i dati ufficiali, le precipitazioni sono diminuite del 30 percento e la temperatura media è aumentata di 1.4 gradi. Le conseguenze si vedono, ad esempio nel prosciugamento delle sorgenti che alimentano gli acquedotti delle comunità o sulle montagne, dove la neve sta scomparendo. Inoltre, a causa della mancanza di acqua, il caffè deve essere coltivato ad una maggior altitudine e ciò porta ad un deforestamento. C’è poi il problema delle inondazioni sempre più frequenti, che colpiscono soprattutto le comunità di pianura. L’aumento della temperatura incide anche sull’habitat di molte specie con la conseguente perdita di biodiversità”. In Colombia il cambiamento climatico è dunque una realtà, non un ipotetico futuro. “Lo viviamo sulla nostra pelle: le temperature hanno raggiunto i 47 gradi, cosa mai successa prima, l’isola di Providencia è stata di recente completamente distrutta da un uragano, le coste del fiume Magdalena sono sempre più frequentemente colpite dalle inondazioni. Tutto ciò non è un castigo divino”.

    Per Fernando Castrillón Zapata, ciò che si sta facendo a livello mondiale per contrastare il cambiamento climatico non è sufficiente. “Non vediamo nessun effetto. Manca la coordinazione. È un problema a livello globale e bisogna agire quindi a livello globale: ecco perché mi rivolgo a tutti a Nord del mondo perché si soffermino a riflettere sul loro modo di consumare e sullo sfruttamento delle materie prime. Li incoraggio fortemente ad agire affinché vi sia una reale riduzione delle emissioni di Co2 così da contrastare il riscaldamento globale”. Sono proprie le comunità che oggi più soffrono della crisi climatica a darci il buon esempio, grazie anche al sostegno di organizzazioni come “Grupo Semilla”. “Quando le comunità proteggono le loro foreste e i loro corsi d'acqua, usano le loro sementi, preservano le specie animali autoctone, gestiscono le loro reti di economia solidale e riducono il loro consumo energetico, danno un contributo importante a basso costo. Possono anche ridurre la quantità di CO2 nell'atmosfera attraverso l'agroecologia, e quindi migliorare la qualità della vita dei della popolazione. Questi sono esempi di iniziative che dovrebbero essere attuate in tutto il mondo”, sottolinea Fernando Castrillón Zapata.

    Fernando Castrillón Zapata è stato uno degli ospiti della puntata che Strada Regina ha dedicato a energia e crisi climatica il 26.3.2022 su RSI LA1. Guarda la puntata online.

    Leggi anche: Le energie alternative migliorano la vita delle famiglie contadine

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