Skip to content
Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (12 marzo 2025)
Catt
  • Il 22 febbraio a Lugano  un convegno internazionale su don Sandro Vitalini

    Il 22 febbraio a Lugano un convegno internazionale su don Sandro Vitalini

    Chi è stato Sandro Vitalini? Il più importante teologo svizzero-italiano degli ultimi decenni?

    Probabilmente sì. Egli ha insegnato teologia dogmatica all’Università di Fribourg tra il 1968 e il 1994, periodo durante il quale egli è stato decano della locale Facoltà di teologia per due volte. A quasi cinque anni dalla sua morte e a quasi novant’anni dalla sua nascita il suo prezioso contributo scientifico e culturale sarà trattato nella mattinata del 22 febbraio, presso la Basilica del Sacro Cuore a Lugano, in un convegno internazionale. Esso ha lo scopo di far conoscere, per elementi fondamentali, gli aspetti qualificanti dell’apporto di don Vitalini alla riflessione teologica e alla cultura religiosa, dal Canton Ticino alla Svizzera e al mondo. Varie istituzioni culturali e sociali ticinesi organizzeranno l’incontro e la Facoltà di teologia di Fribourg si è detta onorata di dare il proprio patrocinio a questa iniziativa.

    Una teologa sistematica, Milena Mariani, docente all’ISSR di Trento, un teologo morale, Alberto Bondolfi, docente emerito all’Università di Ginevra, e un biblista, il pastore battista Angelo Reginato, presenteranno la figura del teologo e formatore Vitalini secondo tre ambiti specifici: la fede cristiana in quanto tale, l’etica cristiana e l’ecclesiologia e l’ecumenismo.

    Tutte e tutti coloro che volessero partecipare, potranno farlo, inviando la propria iscrizione, entro il 13 febbraio prossimo, a: info@absi.ch. Già una sessantina di persone lo hanno fatto, ma varie altre potranno iscriversi ad un evento senza precedenti. In esso si cercherà di rendere noto anche a chi non ne fosse ancora consapevole un fatto: il Canton Ticino, la Diocesi di Lugano e tante persone e istituzioni in Svizzera e altrove hanno ragioni di gratitudine verso Sandro Vitalini per quanto egli ha saputo fare, al di fuori di tentazioni apologetiche e di settarismi di qualsiasi tipo, per la cultura teologica ed umanistica ampia, da credente entusiasta nel Dio di Gesù Cristo. (EB)

    News correlate