Il prete ticinese arrestato lo scorso 7 agosto 2024, ex cappellano del collegio Papio e ex assistente di Pastorale giovanile della diocesi di Lugano, accusato delle ipotesi di reato di atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e pornografia, passa dal carcere preventivo al regime di espiazione anticipata della pena. Nelle scorse ore il presbitero è stato trasferito dalla Farera alla Stampa. Lo riferiscono diversi media ticinesi.
La carcerazione preventiva del prete scade infatti il 15.11.2024, cosa che avrebbe implicato da parte degli inquirenti una nuova richiesta di proroga. La misura - spiega il sito della RSI - non si è resa necessaria perchè il sacerdote ha scelto di rimanere in prigione in vista del processo, passando in regime di espiazione anticipata della pena. Nel frattempo, l’inchiesta, coordinata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, prosegue.
red
Dopo la scomparsa del fondatore, Silvia Scalisi racconta i progetti della Fondazione.
Domani alle 18.30 alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, la presentazione del progetto co-diretto dalla prof.ssa ticinese, insegnante a Monaco, Daria Pezzoli-Olgiati, e con la partecipazione del ricercatore Baldassare Scolari, «Grenzgänge. Religion und die Alpen».
La presa di posizione dell'associazione, che si è occupata di adozioni internazionali dagli anni '60 fino al 2010, sollecita il Consiglio federale a ritornare sulla sua decisione, presa lo scorso 29 gennaio.