In Ticino nasce in questi giorni, costituita da 12 soci fondatori, l’Unione Cristiana Imprenditori Ticinesi (UCIT). Alla guida della nascente associazione che vuole riunire imprenditori che si riconoscono nei valori dell’etica sociale cristiana c’è un giovane manager: Stefano Devecchi Bellini. «L’imprenditore nella società complessa di oggi ha una tripla responsabilità: gestire delle persone dietro alle quali ci sono le loro famiglie, realizzare delle attività socialmente utili senza sacrificare il profitto. Una bella sfida davanti alla quale, troppo spesso, l’imprenditore è lasciato solo», spiega Devecchi Bellini. Il presidente della UCIT ha maturato in Italia una notevole esperienza in un sodalizio simile e dalla lunga storia: l’Unione cristiana imprenditori dirigenti (UCID). «Da anni, con alcuni amici ticinesi ci siamo chiesti se non valesse la pena proporre anche in Ticino un’esperienza aggregativa simile alla UCID di cui siamo stati membri. La sfida ci è parsa possibile, anche se con le dovute differenze rispetto alla realtà italiana». L’UCIT viene presentata a Lugano l’11 dicembre prossimo. «Ci rivolgiamo ad imprenditori ticinesi che hanno a cuore la persona, l’ambiente, la sussidiarietà, la solidarietà, in sintesi i valori dell’etica sociale cattolica». In una fase storica segnata da un cambiamento d’epoca, il ruolo dell’imprenditore e dell’impresa stanno rapidamente mutando. «La sfida è “di farcela” nel raggiungere degli obiettivi connessi alla missione dell’impresa nei confronti del territorio, della società, della realtà locale, al fine di migliorare il benessere dei cittadini. Per questo un modello a cui prestiamo particolare riguardo è quello delle imprese di famiglia, solitamente molto radicate nel territorio», spiega Devecchi Bellini. ll «fare impresa» prima di avere un significato professionale, ne ha – per l’UCIT – uno umano. Il nuovo sodalizio di imprenditori cristiani ticinesi si propone di agire su alcuni fronti: la formazione offerta agli imprenditori sui temi dell’etica sociale cristiana e la creazione di tavoli di dialogo aperti al confronto tra chi l’impresa la fa e la vive ogni giorno, sia all’interno di imprese che desiderano interagire con l’UCIT, sia tra imprenditori. «La UCIT vorrebbe essere una comunità che autoalimenti la conoscenza tra gli imprenditori- soci e che sia capace di rilevare delle aziende virtuose sul territorio per cercare di avviare progetti sociali che le aziende stesse portino avanti. I tavoli di lavoro vorrebbero far incontrare varie declinazioni concrete delle grosse tematiche economicosociali -ad esempio- del welfare aziendale, dall’attenzione al dipendente ai processi di formazione interna o di sviluppo», spiega Devecchi Bellini. «Per questo mi piacerebbe anche visitare con l’UCIT le imprese che lo desiderano per proporre nelle aziende degli incontri tra imprenditori, impiegati e lavoratori». I temi non mancano e la sfida è avvincente perché mira a mettere in rete chi è attirato dall’idea di rinnovare il modo di fare impresa, lasciandosi ispirare dall’etica sociale cattolica. (CV)
Mercoledì 11 dicembre l’UCIT si presenta
Imprenditori e stampa locale sono invitati mercoledì 11 dicembre dalle 18 presso la Sala Conti del Centro Pastorale San Giuseppe a Lugano in via Cantonale 2a per la presentazione della UCIT. Conferma di presenza a presidente@ucit.ch. Informazioni
www.ucit.ch.