Il 30 e 31 gennaio 2025, presso la sede della Conferenza episcopale francese (CEF) a Parigi, si è svolto l'incontro annuale delle conferenze episcopali di Germania, Austria, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Francia.
La Sinodalità e il Giubileo sono stati al centro dei colloqui. Queste due giornate hanno avuto lo scopo di rafforzare la riflessione comune di queste conferenze episcopali di fronte alle sfide che la Chiesa universale deve affrontare oggi, in Europa in particolare, rileva la CEF in un comunicato stampa.
La delegazione svizzera era composta da mons. Charles Morerod, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo (LGF) e presidente della Conferenza episcopale svizzera (CES), mons. Joseph Maria Bonnemain, vescovo di Coira e vicepresidente della CES, e da Davide Pesenti, segretario generale della CES.
I responsabili hanno esaminato il modo in cui le Chiese particolari accoglieranno ciascuna questo Anno Santo 2025. È stato sottolineato il ruolo delle conferenze episcopali nazionali nella dinamica della sinodalità, così come i rapporti con il Vaticano e il rinnovato posto dei laici all'interno del governo ecclesiale.
Altro tema è stato il dialogo interreligioso tra ebrei, cristiani e musulmani. È stato sviluppato durante un percorso di lavoro guidato da fratel Jean-François Bour, delegato nazionale per le relazioni con i musulmani della CEF, e da padre Christophe Le Sourt, delegato nazionale per le relazioni con l'ebraismo della CEF.
I leader delle Chiese dell'Europa occidentale hanno menzionato anche i grandi conflitti internazionali in Ucraina, Gaza e in particolare nel Sahel, dove la situazione umanitaria resta preoccupante. L’impatto sulle comunità cristiane locali è stato particolarmente messo in discussione.
Il prossimo incontro si svolgerà il 6-7 febbraio 2026 a Salisburgo, in Austria.
cath.ch/adattamento red
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Maria Theresia Scherer nacque a Meggen (LU) il 31 ottobre 1825. Con padre Teodosio Florentini, fondò la comunità delle Suore di Ingenbohl intorno alla metà del XIX secolo. Il convento di Ingenbohl sta organizzando numerose attività per l'anniversario. Tra queste una mostra e un percorso didattico.
I professionisti della salute non dispongono sempre delle conoscenze necessarie nel campo. La Rete svizzera contro le mutilazioni genitali femminili intende pertanto rafforzare le sue attività di sensibilizzazione e la Confederazione ha rinnovato per altri cinque anni il loro mandato.