“Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone”: in continuità con il Giubileo in corso, è questo il tema della XI Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, che si celebra ogni anno l’8 febbraio in occasione della memoria di Santa Giuseppina Bakhita, religiosa sudanese vittima di questo turpe fenomeno e simbolo dell’impegno della Chiesa su questo fronte.
La promozione della Giornata, istituita da Papa Francesco nel 2015, è affidata all’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg), all’Unione dei superiori generali (Usg) e a Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che oltre 6mila suore e partner nel mondo.
Secondo le Nazioni Unite, attualmente si stima che 50 milioni di persone subiscono a livello globale il traffico di esseri umani: una vittima su tre è un bambino, mentre il 79% delle persone sfruttate sessualmente nel mondo sono donne e ragazze. Guerre, conflitti, violenze, povertà e catastrofi ambientali rappresentano fattori di maggior vulnerabilità, sebbene il fenomeno sia ormai dilagante anche online.
“Mantenere la speranza di fronte allo sfruttamento e all’ingiustizia è una sfida, ma dobbiamo perseverare con determinazione per costruire un mondo di pace, giustizia e dignità per tutti”, dichiara suor Abby Avelino, religiosa domenicana di Maryknoll e coordinatrice della Giornata.
Nella settimana della ricorrenza migliaia di persone si ritroveranno in parrocchie, comunità e associazioni dei loro Paesi per vivere momenti di riflessione e condivisione.
La partecipazione alla preghiera dell’Angelus con Papa Francesco in piazza San Pietro, domenica 2 febbraio, darà il via alle iniziative che avranno luogo a Roma. L’indomani, lunedì 3, una delegazione dei giovani vivrà un pellegrinaggio attraverso tre Porte Sante usando “Walking in dignity”, una App che consente agli utenti di partecipare a un cammino con l’obiettivo di raccogliere “gettoni” a supporto di programmi di recupero e reintegrazione delle vittime.
Un flash mob in piazza Santa Maria in Trastevere e, a seguire, una veglia ecumenica di preghiera nella basilica, sono le attività previste per il pomeriggio di martedì 4.
La giornata seguente sarà dedicata ad attività di formazione e sensibilizzazione. Ancora un pellegrinaggio di giovani attraverso le Porte Sante è programmato per la mattina di giovedì 6, mentre nel pomeriggio l’Università Pontificia della Santa Croce ospiterà l’appuntamento “Appello alla speranza e alla guarigione” con testimonianze di sopravvissuti, giovani, attivisti ed esibizioni artistiche.
Nella mattina di venerdì 7 febbraio Papa Francesco incontrerà la delegazione dei giovani ambasciatori, sopravvissuti e rappresentanti degli organizzatori della Giornata. A seguire, un pellegrinaggio online attraverso tutti i continenti sarà trasmesso in diretta streaming in cinque lingue sul canale YouTube della Giornata.
Sabato 8, infine, i giovani ambasciatori si riuniranno per un giorno di dialogo che culminerà con il lancio della nuova chiamata all’azione. L’hashtag ufficiale dell’iniziativa è #PrayAgainstTrafficking.
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Intervista dell'Agenzia Fides al professore di Sacra Scrittura nato in Sudafrica da genitori ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania negli anni Trenta del secolo scorso. E’ stato anche Vicario patriarcale del Patriarcato latino di Gerusalemme per i cattolici di espressione ebraica e per i migranti.
Il servizio è offerto dalla Segreteria dell’Équipe San Michele , un gruppo di sacerdoti e professionisti che coadiuvano gli esorcisti nel loro ministero.
Negazionista dell'olocausto e con posizioni paradossali sul rapporto tra i sessi considerava la donna per volontà divina sottomessa all'uomo.