In un attacco di domenica da parte delle forze israeliane nella località di Nuseirat, zona centrale della Striscia, almeno otto bambini sono stati uccisi. Si trovavano in fila per l’acqua, questa volta. Mentre giovedì, come riferito nei giorni scorsi, i nove uccisi erano in attesa di cibo nutrizionale fuori da un centro medico.
Le fprze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che ieri mattina, durante un raid «contro un terrorista operativo della Jihad islamica», a causa «di un malfunzionamento tecnico del proiettile, questo ha colpito a decine di metri di distanza dall’obiettivo designato». Secondo alcune testimonianze raccolte dall’Associated Press i piccoli che attendevano di ricevere le taniche di acqua erano circa 20, quindi il numero dei morti avrebbe potuto essere ben più grande. L’Unicef denuncia sui social che i bambini caduti sotto i colpi delle bombe e delle armi da fuoco solo nella prima settimana di luglio sarebbero più di 100.
Ancora morti a Gaza
Il portavoce dell’agenzia di protezione civile palestinese, Mahmud Bassal, ha dichiarato che il totale dei morti della giornata di ieri ammonterebbe ad almeno 43, di cui 11 in un mercato di Gaza City. Dall’alba di oggi, invece, i morti sarebbero già più di 12 in diversi attacchi su tutto il territorio palestinese, secondo fonti mediche riportate da Al Jazeera. Per parte sua, l’Idf rivendica di aver colpito oltre 100 obiettivi terroristici nella Striscia durante le ultime 24 ore. Caritas Gerusalemme afferma che la vita sociale ormai è al collasso.
fonte vaticanmedia/red