"La Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera (RKZ) ha approvato uno stanziamento annuale di 140.000 franchi per la creazione di una commissione sinodale nazionale in collaborazione con la Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS). Essa si collega all'aspettativa che il processo sinodale porti frutti anche in Svizzera", così si legge nel comunicato stampa della stessa RKZ che presenta la cronaca e le decisioni scaturite dalla sessione plenaria del 23 e 24 giugno 2023 svolta presso il monastero di Turgovia a Fischingen. In occasione della sessione plenaria sono anche intervenuti il consigliere di Stato di Turgovia Dominik Diezi e Christina Aus der Au, presidente del Consiglio della Chiesa protestante del Cantone di Turgovia, che hanno tenuto una presentazione sulle tensioni tra Chiesa e politica. Entrambi gli oratori hanno concordato sul fatto che le Chiese, in virtù della loro identità, vogliono esercitare un'influenza sull'organizzazione della vita comunitaria delle persone e sono quindi inevitabilmente attive a livello politico. La signora Aus der Au ha ricordato l'idea riformata della funzione di vigilanza profetica della Chiesa. La intende come un sistema di allarme preventivo per la società". In particolare, "il consigliere di Stato Diezi - prosegue il comunicato della RKZ - ha sollevato il problema del divieto per le Chiese - in vista delle elezioni - di esprimere le proprie opinioni politiche, perché sono riconosciute dal diritto pubblico. Tuttavia, ha citato una decisione del governo della Turgovia, che non considera le Chiese in una posizione sovrana all'interno dello Stato, ma come attori della società civile. Di conseguenza, il divieto di influenzare il voto non si applica ad esse. Tuttavia, Diezi ha consigliato alle Chiese di dare prova di moderazione, nel loro stesso interesse".
Dal 2024 al 2028 una commissione sinodale
Nel comunicato si trova anche la notizia che Conferenza episcopale svizzera e RKZ con un gruppo di lavoro composto da quattro donne e quattro uomini hanno elaborato una proposta su come la Chiesa possa esercitare questa partecipazione a livello svizzero. Per il periodo 2024-2028 sarà istituita una "commissione sinodale" nazionale di circa trenta membri. Essa avrà il compito di trovare soluzioni ad alcune questioni in sospeso. Inoltre, un forum più ampio si riunirà una volta all'anno per selezionare i temi da discutere e per dibattere le proposte avanzate.
Compensazione dell'inflazione
Riguardo alle questioni economiche il comunicato della RKZ informa che la Commissione per la pianificazione e le finanze della Conferenza episcopale svizzera e della RKZ hanno proposto un aumento forfettario del 2% dei contributi versati a tutte le organizzazioni cofinanziate. Questo aumento è destinato a compensare l'aumento del costo della vita nel 2022, con effetto dal 2024. Alcuni delegati hanno considerato la proposta critica, visto l'aumento del numero di persone che abbandonano la Chiesa e il calo delle entrate fiscali della Chiesa. Poiché la grande maggioranza delle corporazioni ecclesiastiche cantonali ha concesso ai propri dipendenti un aumento generale del salario nel 2023, è prevalso l'auspicio dei delegati che anche i dipendenti delle entità nazionali e regionali possano beneficiare di questo aumento. I delegati hanno espresso chiaramente l'aspettativa che le organizzazioni beneficiarie trasmettano effettivamente l'aumento dei contributi ai loro dipendenti, sotto forma di aumento di stipendio.
Bilancio 2024
Nello stesso comunicato si apprende che il Budget 2024 prevede una spesa di 14.325.390 franchi, con un aumento di 770.694 franchi rispetto al budget dell'anno precedente. Per raggiungere il pareggio di bilancio, l'importo obiettivo è stato aumentato a 14.470.000 franchi. Un finanziamento speciale, limitato agli anni 2024-2026, sarà istituito in aggiunta alle entrate ordinarie per finanziare lo studio sul trattamento storico degli abusi sessuali. Per quanto riguarda la decisione di finanziare questo studio, si rimanda al comunicato stampa congiunto della CVS, della RKZ e del KOVOS.
Revisione parziale degli statuti
L'Assemblea plenaria ha deciso di modificare leggermente gli statuti della RKZ. In primo luogo, i presidenti delle tre commissioni della Conferenza centrale non saranno più membri ex officio della presidenza. Sebbene la situazione attuale abbia senso dal punto di vista del flusso di informazioni, rappresenta un notevole onere quotidiano e riduce la disponibilità a candidarsi alla presidenza di una commissione. In secondo luogo, per rimanere un'associazione esente da imposte, gli statuti dovrebbero indicare che la RKZ non persegue scopi di lucro o di beneficenza. Inoltre, in caso di scioglimento dell'associazione, è ora previsto che il capitale residuo possa essere restituito solo ai membri, anch'essi esenti da imposte. La modifica dello Statuto sarà ora sottoposta all'approvazione delle Corporazioni ecclesiastiche cantonali.
fonte: comunicato RKZ, traduzione e adattamento catt.ch