“Dio ha creato il mondo perché danzasse” - Chiese in diretta del 22.6.2025
Tutti i sensi sono coinvolti nel ballo, che lo si pratichi o lo si osservi dall’esterno: il corpo nella sua interezza e, possiamo aggiungere, anche l’anima nella sua interezza partecipano alla danza. Siamo abituati a relazionarci al mondo, agli altri, anche alla fede, attraverso il cervello, la “testa”, mentre il ballo mette in moto altro: il corpo, la comunicazione non verbale, la fisicità, consapevoli che tutto questo può forse dire qualcosa anche alla sfera spirituale e della fede. Un incontro con Marilyn Moggi Galizia, che a Lugano ha proposto la sua “meditazione danzata” nell’ambito della “Festa danzante” 2025; e un approfondimento con la musicista Chiara Bertoglio, che nel suo libro “Il Signore della danza” ha studiato le origini della danze e le connessioni con il mondo biblico. Infine, in dialogo con don Marco Dania, scopriamo la realtà della danza sacra, da lui portata avanti per molti anni.
500 anni di anabattismo a Zurigo - Storia e storie di una fede al femminile - Chiese in diretta del 15.6.2025
500 anni di anabattismo a Zurigo, di Gaëlle Courtens
Lo scorso 29 maggio nel Grossmünster, duomo per eccellenza della Riforma zurighese, si è celebrato un culto solenne di riconciliazione tra riformati e mennoniti, figli e figlie della stessa Riforma di Huldrych Zwingli, ma separati sul nascere. Una diversa concezione del battesimo, dei rapporti tra Stato e chiesa, e quindi della libertà di coscienza di ogni credente anche di non imbracciare le armi, erano al centro del contendere. Dopo secoli di persecuzioni del movimento anabattista da parte dei riformatori zurighesi e non solo, ecco che la città sulla Limmat si è popolata di migliaia di mennoniti per celebrare il primo battesimo degli adulti avvenuto 500 anni fa a pochi passi proprio dal Grossmünster. Ne parliamo con Henk Stenvers, Joe Springer, Urs Leu, Lukas Amstutz e Esther Straub.
Storia e storie di una fede al femminile, di Chiara Gerosa
Negli ultimissimi anni, la ricerca storica in Ticino ha riacceso i riflettori su un patrimonio a volte trascurato: la storia religiosa locale, e in particolare quella al femminile. Comunità e donne che hanno lasciato tracce importanti, studiate alla luce degli sviluppi storiografici attuali, dall’arte alla sociologia fino ai gender studies. Con Laura Quadri, guardiamo a due di queste pubblicazioni “al femminile” per rileggere il passato con uno sguardo nuovo.
Daria Lepori: semi che restano - Fra guerre e conflitti: coltivare la speranza - Chiese in diretta del 8.6.2025
Daria Lepori: semi che restano, di Chiara Gerosa
Una vita di impegno tra fede, giustizia e cammini interiori. Daria Lepori ripercorre i suoi 17 anni con Azione Quaresimale tra parrocchie, cooperazione internazionale e dialogo ecumenico, in una Chiesa cattolica a volte fredda, a volte appassionata. Semi di speranza, piantati nel silenzio, che ancora oggi continuano a crescere.
Fra guerre e conflitti: coltivare la speranza, di Luisa Nitti
“Essere solidali” è l’organizzazione di cooperazione internazionale della Chiesa cattolica cristiana della Svizzera: si occupa di progetti di sviluppo locali e mirati, fra Africa e Asia, spesso in contesti di guerra e conflitti, puntando soprattutto sul tema della formazione delle ragazze. Un piccolo budget annuale, ma molte idee concrete per contribuire allo sviluppo sostenibile di comunità sparse nel mondo. Ci parla di queste iniziative Paolo Rossi, che per “Essere solidali” si occupa dei progetti relativi all’approvvigionamento energetico.
Nagorno Karabakh, memoria ferita - Israele/Palestina: costruire la pace, nonostante tutto - Chiese in diretta del 1.6.2025
Nagorno Karabakh, memoria ferita, di Chiara Gerosa
Più di 120.000 persone strappate dalle loro case da un giorno all’altro. Chiese, croci e memorie secolari cancellate sotto gli occhi del mondo nel Nagorno Karabakh, in Armenia. A Berna, negli scorsi giorni due iniziative hanno riportato il tema sotto i riflettori: una conferenza sul patrimonio culturale e religioso armeno organizzata dal Consiglio ecumenico delle Chiese e dalla Chiesa riformata svizzera e un comitato di 19 parlamentari che si sono uniti per chiedere al Consiglio federale di organizzare un forum che faciliti un dialogo aperto tra l’Azerbaigian e i rappresentanti degli armeni sfollati del Nagorno Karabakh.
Israele/Palestina: costruire la pace, nonostante tutto, di Gaëlle Courtens
“Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace” è un progetto promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e dalla rivista Confronti. L’obiettivo è contrastare la crescente polarizzazione e dare voce a chi in Israele e Palestina, nonostante il dolore e la perdita, sceglie di costruire ponti anziché muri. Ne parliamo con Yonatan Zeigen (Parents Circle – Family Forum), Ahmed El Helou (Combatants for Peace) e Debora Spini (FCEI).
Riformati ticinesi, 50 anni di rapporto Stato-chiesa - La casa della Laudato sì - Chiese in diretta del 25.5.2025
Riformati ticinesi, 50 anni di rapporto Stato-chiesa, di Gaëlle Courtens
I riformati del Canton Ticino, presenti stabilmente sin dall’800, furono riconosciuti grazie ad una votazione popolare tenutasi nel 1975: quell’anno la Chiesa evangelica riformata del Ticino (CERT) fece il suo ingresso nella Costituzione cantonale come ente di diritto pubblico, alla stessa stregua della Chiesa cattolico romana. Con una celebrazione tenutasi a Lugano il 17 maggio si è fatto il punto sull’importanza dei rapporti tra Stato e chiesa, evidenziando qualche margine di miglioramento nell’applicazione della normativa. Ne parliamo con il pastore Stefano D’Archino, presidente del Consiglio sinodale; la pastora Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera; e l’on. Norman Gobbi, presidente del governo ticinese e direttore del Dipartimento delle istituzioni.
La casa della Laudato sì, di Gioele Anni
Dieci anni fa, il 24 maggio 2015, Papa Francesco pubblicava l’enciclica “Laudato Si’” sulla cura della casa comune. Uno dei testi più importanti del suo pontificato, che poneva la questione ecologica tra le sfide più importanti anche per la Chiesa cattolica. Oggi le indicazioni dell’enciclica sono concretizzate in particolare in un luogo: i giardini delle ville pontificie a Castel Gandolfo, rinominati “Borgo Laudato Si’”. Una porzione importante di quella che era la residenza estiva dei Papi accoglie percorsi educativi e spazi di produzione agricola sostenibile. Insieme a Donatella Parisi, responsabile comunicazione del progetto, vi portiamo alla scoperta di “Borgo Laudato Si’”.
Cristiani insieme per la “Festa del Creato” - Grembiuli e mestoli per scoprire la Bibbia - Leone XIV, il prescelto - Chiese in diretta del 18.5.2025
Cristiani insieme per la “Festa del Creato”, di Luisa Nitti
“Festa del Creato”: un progetto teso ad introdurre una nuova festività nel calendario liturgico di tutte le tradizioni cristiane. La scelta cadrebbe sul 1. settembre, già oggi il giorno dell’anno che segna l’inizio del “Tempo del creato”. Tra i promotori dell’iniziativa, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e la rete internazionale “Laudato si’”. Obiettivo è l’istituzione di una festività annuale in cui tutte le chiese del mondo possano celebrare ecumenicamente la creazione. Sulle sfide e le potenzialità poste da questo progetto, interviene il teologo cattolico Simone Morandini, vicepreside dell’Istituto di Studi ecumenici San Bernardino di Venezia e direttore della rivista “Credere oggi”.
Grembiuli e mestoli per scoprire la Bibbia, di Chiara Gerosa
Una volta al mese all’Oratorio di Balerna i bambini possono scoprire, cucinare e gustare i piatti della Bibbia durante un laboratorio che unisce il brano biblico alla creazione di vere e proprie leccornie. Siamo andati anche noi a seguire da vicino uno di questi momenti speciali, impastando e frullando insieme ai bambini, per respirare l’entusiasmo, la curiosità e la gioia che si creano attorno ai tavoli. Tra risate, profumi e mani infarinate, abbiamo anche cercato di capire meglio come è nata questa originale iniziativa, che porta un nome curioso e ricco di significato: Man Hu.
Leone XIV, il prescelto, di Emiliano Guanella
Andiamo alle origini per comprendere il percorso futuro: vi portiamo a Chiclayo, in Perù. È qui che Robert Francis Prevost ha vissuto un capitolo decisivo della sua vita. In queste strade, tra la gente di Chiclayo, è stato missionario e poi vescovo, lasciando un segno profondo nel cuore della comunità locale. Scopriremo i luoghi dove ha lavorato e vissuto e ascolteremo voci che ci aiuteranno a ricostruire il tessuto vivo di relazioni e testimonianze che hanno accompagnato il suo cammino. Seguendo le sue orme a Chiclayo, cittadina di 600’000 abitanti, potremo forse intuire meglio lo spirito con cui continua oggi a servire la Chiesa universale.