Verrà messa in scena, domenica prossima, 26 febbraio alle 17 nella chiesa di S. Antonio Abate a Lugano, dopo diverse tappe in tutto il Ticino, la pièce ideata dal Gruppo Sacre Rappresentazioni di Locarno dedicata alla Vita di S. Antonio Abate (251-356). Una storia, quella del Santo, di introspezione e coraggio, scoprendo passo dopo passo la propria vocazione: dapprima quella di vendere e lasciare tutto ai poveri del paese, quindi quella di recarsi nell’impervio deserto della Tebaide, in Egitto, per farne, infine, la propria «casa», nella spogliazione più totale; una capanna come tetto sotto il quale ripararsi, qualche straccio rammendato per coprirsi, un po’ di cibo di fortuna per sostentamento.
Una scelta di vita che colpirà e impressionerà profondamente Atanasio di Alessandria, vescovo e presto amico dell’asceta, nonché primo biografo ufficiale del Santo che si occuperà anche, dopo la sua morte avvenuta a 105 anni, della sua sepoltura e del compito di tramandarne ai posteri la memoria.
Leggi l'intervista al regista e fondatore del Gruppo Sacre Rappresentazioni Claudio Troise.