Lontananza e vicinanza. Sono i due opposti che guidano la riflessione di Papa Francesco all’Angelus del giorno dell’Epifania. Il Pontefice si sofferma sull’atteggiamento di chi accoglie la nascita di Gesù, andando di fretta come i pastori, venendo da lontano come i Magi o restando lontani pur essendo fisicamente vicini.
Francesco racconta la storia del quarto Magio - non una vicenda realmente accaduta - che “arriva tardi a Gerusalemme proprio durante la crocifissione di Gesù”, essendosi “fermato per la strada ad aiutare tutti i bisognosi dando i preziosi doni che aveva portato per Gesù”, e incontra un tale che gli dice: “Tutto quello che hai fatto per l’ultimo di noi fratelli, lo hai fatto per me”.
Chiediamo alla Vergine Maria che ci aiuti, affinché, imitando i pastori e i Magi, sappiamo riconoscere Gesù vicino nel povero, nell’Eucaristia, nell’abbandonato, nel fratello, nella sorella.
I nomi dei Paesi che soffrono a causa dei conflitti sono ormai impressi nel cuore del Papa che non manca occasione per rilanciare il suo grido e quello di tutta la Chiesa perché si raggiunga la pace. Anche all’Angelus ripete l’appello a pregare e quindi a contribuire perché si raggiunga, lo fa anche rivolgendosi alle comunità ecclesiali dell’Oriente che domani celebrano il Santo Natale.
Assicuro in modo particolare la mia preghiera per quelle che soffrono a causa dei conflitti in atto. A tutte Gesù, Principe della Pace, porti pace e serenità!
L’invito a pregare si estende anche ai bambini e ai ragazzi che oggi celebrano l’Epifania, Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi sul tema: “Andate e invitate tutti alla festa”.
Saluto i bambini e i ragazzi missionari del mondo intero e li incoraggio nell’impegno di preghiera e di solidarietà in favore dei loro coetanei degli altri continenti.
vaticannews/red
La rivelazione nell'intervista concessa dal Pontefice al giornalista italiano Fazio su La Nove. Bergoglio annuncia che a marzo affiderà l'incarico alla religiosa italiana attuale numero due del Governatorato. Si tratta di suor Raffaella Petrini. Tra i temi l'autobiografia "Spera", Gaza e Trump.
L'intervistato, monsignor Franco Giulio Brambilla, è vescovo di Novara e presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della CEI.
Lo riferisce la Sala Stampa della Santa Sede, spiegando che il Pontefice è caduto a Santa Marta questa mattina, 16 gennaio, senza riportare fratture. Il braccio immobilizzato come misura cautelativa