Il Papa si è affacciato dalla finestra del Gemelli dove è degente fino ad oggi, poi rientra in Vaticano, per salutare e benedire i fedeli dopo la preghiera dell’Angelus, di cui è stato diffuso il testo scritto. Papa Francesco è stato accolto da fedeli, medici e personale raccolti davanti alla struttura. Il papa è evidentemente parso provato dopo la lunga e non facile degenza. Ha salutato i fedeli, ringraziato una signora con i fiori gialli, che si vedeva tra la folla e poi dato una benedizione. Come sappiamo dai bollettini medici di ieri, il Papa lascia nel pomeriggio del 23 marzo l’ospedale per rientrare a Santa Marta in Vaticano dove dovrà seguire una convalescenza di almeno due mesi
"In questo lungo tempo di ricovero, ho avuto modo di sperimentare la pazienza del Signore, che vedo anche riflessa nella premura instancabile dei medici e degli operatori sanitari, così come nelle attenzioni e nelle speranze dei familiari degli ammalati. Questa pazienza fiduciosa, ancorata all’amore di Dio che non viene meno, è davvero necessaria alla nostra vita, soprattutto per affrontare le situazioni più difficili e dolorose".
Papa Francesco ha fatto riferimento all’attualità: "Mi ha addolorato la ripresa di pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, con tanti morti e feriti. Chiedo che tacciano subito le armi; e si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, perché siano liberati tutti gli ostaggi e si arrivi a un cessate il fuoco definitivo. Nella Striscia la situazione umanitaria è di nuovo gravissima ed esige l’impegno urgente delle parti belligeranti e della comunità internazionale.
Sono lieto invece che l’Armenia e l’Azerbaigian abbiano concordato il testo definitivo dell’Accordo di pace. Auspico che esso sia firmato quanto prima e possa così contribuire a stabilire una pace duratura nel Caucaso meridionale". E poi, "insieme imploriamo che si ponga fine alle guerre e si faccia pace, specialmente nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica del Congo".
Poi il grazie per le preghiere e pensa alla pazienza del Signore "che lavora con premura il terreno della nostra vita e attende fiducioso il nostro ritorno a Lui".
Nel piazzale del Policlinico Gemelli alcune centinaia di persone e molti giornalisti hanno atteso la benedizione del Papa, trasmessa in diretta in tutto il modo.
fonte: red/acistampa
Il Pontefice è rientrato da 6 giorni a Casa Santa Marta dopo la degenza al Gemelli. Proseguono le terapie, ridotta l’ossigenazione ad alti flussi con le cannule nasali di giorno ed è iniziata la riduzione anche di notte. Esami del sangue normali.
Nella seconda catechesi dedicata a “La vita di Gesù. Gli incontri", Francesco si sofferma sul colloquio fra Cristo e la samaritana. “Gesù ci attende e si fa trovare proprio quando pensiamo che per noi non ci sia più speranza” e ci aiuta “a rileggere in modo nuovo” la nostra “storia”.
Il porporato svizzero che ha raggiunto il 15 marzo l'età canonica, proseguirà per il momento il suo compito alla guida del Dicastero vaticano per la promozione dell'unità dei cristiani. Come ha lui stesso dichiarato al portale di lingua tedesca vaticannews, questa per ora è la volontà del Papa.