Milano e Napoli, la Pinacoteca Ambrosiana e il Museo e Real Bosco di Capodimonte: due città e due istituzioni museali propongono un unico progetto congiunto, Classical Collapse, dell’artista Nicola Samorì. Curata da Demetrio Paparoni, Alberto Rocca (Direttore della Pinacoteca Ambrosiana) ed Eike Schmidt (Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte), l’esposizione - inaugurata a Milano oggi, e visitabile fino al 13 gennaio 2026 e, al Museo e Real Bosco di Capodimonte, fino al 1. marzo 2026 - si configura come un ponte tra Nord e Sud, tra antico e contemporaneo, tra il passato della grande tradizione pittorica e plastica e la sua reinvenzione nel presente.
L’allestimento milanese
Attraverso oltre cinquanta opere di Samorì, accostate a numerosi capolavori selezionati dalle collezioni dei due musei, Nicola Samorì/Classical Collapse mette in scena un intenso corpo a corpo tra la storia dell’arte e le sue riscritture. L’arte cosiddetta classica e la sua continua metamorfosi sono al centro di questa doppia mostra che, pur articolandosi in due spazi distinti, è concepita all’interno di un progetto unitario guidato dalle stesse idee di base.
Alla Pinacoteca Ambrosiana il progetto trova il suo fulcro in un monumentale dipinto appositamente realizzato da Samorì (500 x 1000 cm) che sarà esposto accanto al cartone preparatorio per La Scuola di Atene di Raffaello.
Un’altra sezione della mostra è dedicata allo scultore rinascimentale Agostino Busti, detto il Bambaia. Gli altorilievi del Bambaia custoditi nell’Ambrosiana sono la naturale radice dei marmi svuotati di Samorì, così come lo sono stati dei corpi e dei ritratti scavati di Adolfo Wildt, a sua volta guida degli squarci di Fontana, altra figura cardine per l’esperienza pittorica di Samorì.
La mostra prosegue nella Biblioteca Ambrosiana, nel corridoio che accoglie il monumento funebre a Gaston de Foix del Bambaia e nella Cripta. Nelle sale della biblioteca Ambrosiana Samorì affronta il tema della vanitas con un corpus di nature morte dipinte su marmo e rame, ispirate ai vasi di fiori di Jan Brueghel il Vecchio e ai disegni di Leonardo raccolti nel Codice Atlantico. Il concetto di selezione e catalogazione accomuna questi lavori, creando una sorprendente risonanza tra il Vaso di fiori con monete, gioiello e conchiglie di Brueghel e La Scuola di Atene di Raffaello: due universi costruiti attraverso l’accostamento di presenze, floreali o umane, costrette nello stesso spazio pur appartenendo a stagioni o epoche diverse.
“Con convinzione proponiamo, negli spazi secolari della Pinacoteca Ambrosiana, la mostra di Nicola Samorì, artista che dialoga con i maestri del passato attraverso opere potenti e perturbanti”, afferma Alberto Rocca, tra i curatori. “In un intreccio di bellezza e lacerazione, le sue visioni – sfregi e ferite che sono scavi nel corpo umano -, si confrontano con il patrimonio rinascimentale e barocco della nostra collezione. Un incontro che rinnova la vocazione dell’Ambrosiana: custodire la memoria e ispirare il presente".
“L'incontro delle nostre collezioni con le opere di Nicola Samorì intende porre al pubblico interrogativi nuovi e non banali su un'umanità in continuo e drammatico divenire. Siamo molto lieti della collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte in questo progetto”, afferma a sua volta Andrea Canova, Presidente della Congregazione dei Conservatori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
L’esposizione napoletana al Museo di Capodimonte
Al Museo Nazionale di Capodimonte, l’allestimento si presenterà come una scenografia dinamica e stratificata, con quasi quaranta opere di Samorì alternate ai dipinti di Bruegel, Pontormo, Parmigianino, Ribera, El Greco presenti nella collezione del Museo, in un percorso tra memoria della materia e memoria dell’immagine. All'interno della Sala Causa, le opere si inseriranno in un sistema di quinte architettoniche che accompagnerà il visitatore attraverso una progressiva modulazione della luce e delle tonalità: si parte dai grigi chiarissimi che accolgono la Madonna del velo di Sebastiano del Piombo, per poi sprofondare gradualmente fino all'oscurità totale della Parabola dei ciechi di Bruegel e della reinterpretazione a olio su tela (200 x 500 cm) elaborata da Samorì attraverso un complesso gioco di sovrapposizioni e sottrazioni ottenuto nella fase progettuale avvalendosi anche dell’intelligenza artificiale.
Per accedere alla mostra
Orari e biglietti Ambrosiana:
La mostra di Nicola Samorì Classical Collapse è inclusa nel biglietto della Pinacoteca Ambrosiana.
Da lunedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00 (la biglietteria chiude alle ore 17.30) - mercoledì chiuso. Biglietti: https://ambrosiana.midaticket.com
Orari e biglietti Museo e Real Bosco di Capodimonte:
La mostra di Nicola Samorì Classical Collapse è inclusa nel biglietto del museo
Da lunedì a domenica dalle 8,30 alle 19.30 (la biglietteria chiude alle ore 18.30) - mercoledì chiuso. Biglietti: https://capodimonte.cultura.gov.it/biglietti/
red