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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (16 aprile 2025)
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  • Inaugurazione della mostra

    "Con dignità e bellezza": a Balerna in mostra la rivoluzione del Concilio Vaticano II

    La Sala del Torchio di Balerna ospita dal 13 aprile all'11 maggio 2025 la mostra "Con dignità e bellezza", curata da don Angelo Crivelli. L'esposizione celebra i sessant’anni del Concilio Vaticano II attraverso una significativa raccolta di oggetti liturgici ticinesi, testimonianza concreta di una svolta che ha profondamente influenzato la Chiesa cattolica.

    L'inaugurazione, tenutasi domenica 13 aprile, ha visto la presenza di numerosi fedeli e personalità, tra cui don Nicola Zanini e mons. Alain de Raemy, che hanno offerto le loro riflessioni sul senso liturgico ed ecclesiale dell'evento, oltre naturalmente al curatore della mostra (Leggi intervista a don Angelo Crivelli).

    "Il luogo della mostra, la Sala del Torchio, evoca immediatamente il mistero della vita 'torchiata', quella di Cristo sotto il peso della Croce", ha affermato don Nicola Zanini nel suo intervento, ricordando come "gli oggetti esposti ci conducano non solo al rito dell'eucaristia, ma al mistero di una passione in cui il dono sprigiona bellezza e la vita offerta diffonde gioia". Zanini ha inoltre sottolineato come la mostra rifletta una visione anticipatrice dell'estetica liturgica del Concilio Vaticano II: "Andare all’essenziale, togliere il superfluo, non perdersi nelle decorazioni. Less is more, meno è più".

    Questo approccio minimalista trova conferma nelle parole di mons. Alain de Raemy che ha ribadito il valore simbolico e concreto degli oggetti esposti, come calici e patene: "Mi colpisce sempre che gli artisti spesso si concentrino solo sul calice dimenticando la patena, quella che porta il pane, il corpo di Cristo che si avvicina di più al popolo". Ha poi approfondito il paradosso centrale della fede cattolica: "Viviamo un cambiamento di epoca e di sensibilità, che si riflette anche nell'arte sacra. Tuttavia, questo cambiamento riguarda qualcosa che per sua natura non cambia mai: la transustanziazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo".

    Mons. de Raemy ha espresso gratitudine a don Angelo Crivelli per il lavoro di raccolta svolto, definendolo "profezia della comunione e della pace che tanto desideriamo". Un ringraziamento che si estende a tutte le persone e comunità che hanno contribuito con generosità alla realizzazione della mostra.

    L’esposizione rappresenta un'occasione per riscoprire il significato profondo della riforma liturgica del Vaticano II attraverso testimonianze concrete di arte sacra ticinese, capaci di coniugare semplicità e profondità spirituale.

    La mostra sarà visitabile fino all'11 maggio 2025, offrendo ai visitatori l'opportunità di riflettere sulla bellezza e l'essenzialità della liturgia, in linea con la nobile semplicità invocata dal Concilio.

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