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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 novembre 2025)
  • «Cuore di bimbi»: 20 anni di speranza e 2’726 vite salvate grazie a Mission Bambini

    di Silvia Guggiari

    2’726 bambini operati al cuore in 20 anni, non sono solo numeri, ma sono volti e storie quelle che oggi si possono raccontare grazie all’impegno della Fondazione Mission Bambini, nata nel 2000 a Milano e arrivata nel 2015 in Svizzera. Nel 2005 l’avvio del programma «Cuore di bimbi» grazie al quale vengono realizzati interventi cardiochirurgici all’estero. Da venerdì 14 a sabato 22 novembre a Lugano, una mostra celebrerà i 20 anni di «Cuore di bimbi».

    «Il programma è nato con l’obiettivo di salvare bambini affetti da una grave cardiopatia congenita che senza un intervento repentino non potrebbero avere possibilità di sopravvivenza – spiega Stefano Oltolini, direttore generale della Fondazione –. Per fare questo, organizziamo delle missioni di medici volontari provenienti da diversi ospedali italiani che, utilizzando le proprie ferie, si recano in diversi Paesi dove ancora la cardiochirurgia pediatrica non si è sviluppata. Nel corso del tempo a questo meraviglioso obiettivo ne è stato aggiunto un altro con un impatto ancora maggiore: i medici in missione fanno formazione alle équipe locali che han no la possibilità di imparare una tecnica precisa. Un progetto che lavora sul cambia mento dell’intero sistema sanitario pediatrico del Paese di riferimento. In Uganda, ad esempio, quando siamo arrivati una decina di anni fa, i bambini operati erano realmente i primi pazienti operati al cuore nella storia del Paese. Missione dopo missione, siamo arrivati a una situazione in cui oltre 100 casi l’anno vengono operati da un team locale e dove continua la collaborazione formativa con la fondazione che prevede anche delle borse di studio per un master in cardiochirurgia pediatrica in Italia».

    Ma perché dei professionisti decidono di spendere le proprie ferie per operare all’estero in situazioni spesso molto precarie? «Il nostro coordinamento scientifico è gestito dal professor Stefano Marianeschi, primario della cardio logia pediatrica dell’ospedale Ni guarda di Milano. La sua disponibilità a partire con team misti provenienti da diversi ospedali ha reso questa esperienza particolarmente interessante anche per gli stessi protagonisti principalmente per due ragioni: la prima è umanitaria, da professionisti della salute in Italia vogliono dare un contributo anche a situazioni più gravi e non strutturate; il secondo aspetto è professionale, perché in queste missioni il professionista vive in un contesto molto diverso da quel lo in cui è abituato ad operare».

    Storie di speranza

    Sono tante le storie che negli anni si sono intrecciate alle missioni di Mission Bambini, tanti i volti che ora sorridono grazie all’intervento dei professionisti che hanno messo a disposizione il proprio talento e il proprio tempo per salvarli e per sollevare i genitori da quella attesa e da quella sofferenza che sembra non dare speranza: «L’intervento cambia realmente la vita del bambino – racconta Oltolini – e vedere poi l’effetto sui volti del la mamma e del papà è molto emozionante e si ripete da 20 anni». Tra i tanti volti vi è anche quello di Marcel, uno dei primi bambini operati dal programma in Uzbekistan nel 2012: all’epoca aveva 4 anni ed era affetto da una patologia cardiaca complessa, che non veniva operata nel suo Paese. Senza l’intervento non ce l’avrebbe fatta. Oggi Marcel ha 19 anni e vive una vita normale. Come lui anche Elvis, bambino dello Zimbabwe, «il primo operato con il programma “Cuore di bimbi”, che abbiamo continuato a seguire nella sua crescita e che oggi è un giovane uomo. Sono grandi soddisfazioni».

    20 anni in 20 scatti

    «Cuore di bimbi – Storie di speranza in 20 scatti» è il titolo della mostra realizzata in occasione dei 20 anni del programma «Cuore di bimbi» e che verrà inaugurata venerdì 14 novembre al Centro S. Giuseppe a Lugano. Si tratta di 20 scatti, uno per ogni anno del pro gramma, che ritraggono momenti spontanei di missioni realizzate in questi anni: «Con questa mostra vogliamo rilanciare un programma che ha 20 anni di esperienza ma che sta crescendo sempre di più per portare la cardiochirurgia pediatrica in tanti Paesi che ancora ne sono sprovvisti».

    I progetti in Svizzera

    La fondazione Mission Bambini è presente in Svizzera da 10 anni e continua a lavorare in stretta sinergia con la fondazione italiana, grazie anche a Tidy Minghetti che attualmente opera e promuove i progetti sul territorio ticinese e svizzero, cercando nuovi donatori: oltre al sostegno delle missioni all’estero, alle adozioni a distanza e al progetto delle «borse rosa» a sostegno di giovani donne in Paesi sottosviluppati, «da 6 anni abbiamo anche una collaborazione con Ares nell’organizzazione dell’educational camp rivolto a bambini affetti dallo spettro autistico», conclude Oltolini».

    La mostra al San Giuseppe

    La mostra «Cuore di bimbi – Storie di speranza in 20 scatti» verrà inaugurata venerdì 14 novembre alle 18.30. Sarà possibile visitarla da lunedì 17 a sabato 22 novembre dalle 10 alle 17, in via Cantonale 2a Lugano. Inoltre, nella puntata di «Strada Regina» di sabato 15 novembre andrà in onda l’intervista al dott. Stefano Marianeschi, storico volontario della Fondazione (RSI La1, ore 18.35).

    Per info e donazioni: missionbambini.ch

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