Il guizzo dell’arte grafica per sintetizzare un appuntamento e l’anima che lo sta costruendo. C’è sempre questo in ogni logo che racconta per immagini un viaggio apostolico in preparazione. A essere stati resi noti oggi sono stati i due loghi e i relativi motti riguardanti le due visite che il Papa farà in settembre in Lussemburgo e Belgio.
La prima tappa, il 26 settembre, viene narrata dalla silhouette bianca bordeggiata di azzurri che ritrae Francesco in possa benedicente su uno sfondo giallo rotondo su cui spicca la cattedrale lussemburghese di Notre Dame. Assieme al giallo al contorno bianco, - colori della bandiera vaticana – dominano anche qui i toni dell’azzurro che allude, si spiega nella nota di presentazione, “alla venerazione mariana profondamente radicata nella storia del cattolicesimo” del piccolo Paese. In basso a destra il motto del Viaggio Apostolico: “Pour servir”, si riferisce a Cristo, che è venuto “non per essere servito ma per servire”. “Così sull’esempio del suo Maestro - chiude la breve nota - la Chiesa è chiamata a essere al servizio dell’umanità.
Il 26 settembre stesso Francesco si trasferirà in Belgio, la cui la mappa stilizzata color blu notte è la struttura di base del logo. La mappa risulta attraversata da una strada sulla quale, pure stilizzate, camminano alcune persone di diverse dimensioni, che simboleggiano le età, e diversi colori, che indicano le culture. Al centro di piccola folla si erge, in bianco, la figura del Papa. Al di sotto del logo a scritta del motto: “En route, avec Espérance”, che “risuona - spiega la nota di presentazione - come una chiamata a camminare insieme, sulla strada che è la storia del Paese, ma è anche il Vangelo, la via di Gesù Cristo, nostra Speranza”.
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All'udienza generale, Francesco inaugura un nuovo ciclo di catechesi per il Giubileo, dal titolo “Gesù Cristo nostra speranza"
Il libro «Life, la mia storia nella storia» arriverà in versione cinematografica. Il Papa ringrazia definendo il cinema «una forma di poesia».
Come con il suo rappresentante in Ucraina, Francesco invia una lettera al nunzio nella Federazione russa per i mille giorni del conflitto. “La sofferenza degli innocenti è denuncia potente contro ogni forma di violenza”, afferma il Pontefice, incoraggiando “a rinnovati sforzi diplomatici per fermare la progressione del confitto”.