“Dolore e preoccupazione” sono stati espressi dal patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako, per quanto sta accadendo in Libano e in Terra Santa. In un messaggio diffuso dal Patriarcato, Mar Sako scrive: “Siamo scioccati dai conflitti, dalle devastazioni, dagli sfollamenti e dalle uccisioni di migliaia di persone, compresi civili innocenti, bambini e donne, e dall’oltraggio dei diritti, delle libertà e della dignità delle persone”. La Chiesa caldea, prosegue il messaggio, “invita la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità e a intraprendere azioni rapide, serie e concrete per fermare la guerra e cercare collettivamente soluzioni permanenti ai problemi e alle crisi della regione, in modo che i suoi cittadini possano vivere liberamente e con dignità come fratelli e sorelle in pace e stabilità”.
agenziasir/red
Forti le parole del leader della Chiesa greco ortodossa di Antiochia, vero e proprio «manifesto» delle attese di tanti cristiani siriani
Il messaggio lancia un appello per la liberazione “degli ostaggi, dei prigionieri, il ritorno dei senzatetto e degli sfollati, la cura dei malati e dei feriti, il ripristino delle proprietà sequestrate o minacciate e la ricostruzione di tutte le strutture civili che sono state danneggiate o distrutte”.
Oggi, 12 dicembre, è la sua festa. La testimonianza di quanto la purezza del cuore possa far fiorire nel mondo la bellezza.