In seguito ai disordini che hanno scosso diverse città francesi dopo la morte a Nanterre di un giovane ucciso da un poliziotto, la Conferenza dei leader religiosi di Francia (CRCF) ha lanciato un appello al dialogo e alla pace.
"Da tempo impegnati per l'armonia e la fraternità, in queste ore difficili per i nostri quartieri e per il nostro Paese, desideriamo lanciare insieme un appello al dialogo e alla pace", affermano i leader religiosi musulmani, cattolici, protestanti, ortodossi e buddisti. "Condividiamo il dolore della famiglia di Nahel e preghiamo per loro, soprattutto per sua madre. Ascoltiamo la sofferenza e la rabbia che viene espressa. Affermiamo inoltre con una sola voce che la violenza non è mai una buona strada".
Il CRCF deplora profondamente la distruzione di scuole, negozi, municipi e strutture di trasporto e sottolinea che i primi a subirne le conseguenze sono i residenti, le famiglie e i bambini di questi quartieri.
"In questi tempi difficili, chiediamo di salvaguardare e consolidare il necessario legame di fiducia tra la popolazione e le forze dell'ordine, che tanto hanno dato durante le prove che il nostro Paese ha attraversato. Incoraggiamo i nostri leader e i rappresentanti eletti della nazione a lavorare insieme, con responsabilità, per riportare la giustizia e la pace. Che tutti i credenti siano oggi più che mai servitori della pace e del bene comune. Siamo tutti disponibili a contribuire a questo", conclude il comunicato stampa. (cath.ch/com/mp/traduzione catt)
Maurice Page