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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (13 luglio 2025)
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  • I pellegrini della parrocchia di Lugano-Besso

    I pellegrini di Lugano-Besso in cammino sono giunti a Roma fra momenti di silenzio e di condivisione

    Da Acquapendente a Bolsena

    Quest’anno sono 15 i pellegrini di Lugano-Besso che hanno ripreso il cammino verso Roma, per la quinta e ultima tappa. Fra di loro anche alcuni volti nuovi, che si sono ben integrati nel gruppo. Domenica 29 giugno i partecipanti sono partiti con un pullman per Acquapendente, destinazione raggiunta lo scorso anno. Il giorno successivo i pellegrini hanno percorso circa 25 chilometri, con un’andatura tranquilla, caratterizzata da momenti di silenzio e di confronto in coppia, così come la contemplazione delle bellezze della natura.

    Ci racconta don Marco Dania:

    “Questa mattina ci siamo alzati presto, alle cinque, perché faceva molto caldo. Siamo riusciti a fare una buona colazione in un bar e alle 6.30, puntualissimi, siamo partiti dopo un breve momento di preghiera. Abbiamo letto il testo della meditazione sulla prima sosta della via della risurrezione della comunità di Romena: il tema è quello dell’umiltà e, in silenzio, ci siamo messi in cammino. Una volta giunti a destinazione abbiamo riflettuto sui temi dello scorso anno tratti dal libro sui cammini spirituali dell’uomo di Sant’Agostino e già questa mattina abbiamo iniziato la lettura del sesto capitolo, dedicato al pane che sostiene il cammino: l’Eucarestia.

    Il cammino era misto: si alternavano asfalto, pietre, sabbia, sentieri in mezzo ai campi di grano di soia, ma anche in mezzo a dei bei boschi di querce. Quando siamo in giunti in vista del lago di Bolsena ci ha accolti uno spettacolo meraviglioso. Ora siamo in monastero francescano sotto il castello di Bolsena e dopo aver meditato sulla storia del miracolo eucaristico qui avvenuto, abbiamo partecipato alla Santa Messa”.

    Martedì 1° luglio, i pellegrini sono ripartiti per Montefiascone.

    I pellegrini in cammino

    Da Bolsena a Montefiascone

    Durante la seconda giornata di cammino i pellegrini sono tornati a riflettere sull’esperienza della giornata precedente. “A Bolsena è stata un’esperienza davvero molto molto intensa soprattutto per il fatto che abbiamo visitato le meravigliose catacombe con il responsabile di tutte le confraternite italiane, Francesco Antonietti. L'incontro con Santa Cristina, questa ragazza di 11 anni che ha subito diversi tentativi di uccisione e la cui storia, che ci è stata raccontata da padre Milo, della Comunità di Padri Sacramentini, ci ha riscaldato il cuore con la sua testimonianza di fede. Ci ha ricordato che molti primi cristiani desideravano essere seppelliti vicino alla tomba di Santa Cristina perché, si dicevano che sicuramente lei verrà a prendersela il Signore il prima possibile. Una riflessione non solo sul valore straordinario del miracolo eucaristico lì avvenuto ma anche sulla realtà della prima chiesa cristiana in questi posti”, rivela don Marco.

    Martedì mattina i pellegrini sono partiti nuovamente presto per giungere poi nel primo pomeriggio Montefiascone, dopo 18 chilometri di marcia. “Durante il cammino attraverso boschi molto belli e misti, dai quali si poteva osservare il lago di Bolsena che ha una grande somiglianza con quello di Galilea, abbiamo ripreso la riflessione sul senso dell'Eucarestia, su come sia un'opportunità concreta di incontrare il Cristo. Ognuno ha condiviso la sua testimonianza di quanto sia rimasto toccato dall'esperienza del giorno prima. Alla sera siamo stati ospitati in un monastero benedettino a Montefiascone. La loro accoglienza è stata veramente notevole. Abbiamo recitato con loro i vespri secondo lo stile monastico e abbiamo poi fatto un momento di conversazione nello spirito divisi in tre gruppi prendendo spunto dal testo del Vangelo della tempesta sedata. Le domande erano quale paura ho nella mia vita per me e per gli altri, per la chiesa e quando il signore in qualche modo mi ha liberato da queste paure e mi ha dato la sua pace. Dopo una bella cena abbiamo celebrato quella che abbiamo definito una messa lenta cioè una messa nella quale ci siamo presi dei tempi di silenzio e alla quale ha seguito un bel momento di adorazione eucaristica dove presentare al Signore le loro preghiere di lode e di intercessione”.

    Il cammino è proseguito il giorno successivo per Viterbo.

    In cammino verso Montefiascone

    Da Montefiascone a Viterbo

    In cammino verso Viterbo

    Il cammino è continuato: Viterbo-Vetralla-Sutri-Campagnano di Roma. Arrivo a Roma il 7 luglio.

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