Il World Economic Forum (WEF) è iniziato il 20 gennaio 2025 a Davos (GR). Oltre a numerose personalità della politica e dell’economia, sono presenti anche rappresentanti della Chiesa. Il Vaticano ha inviato per la quinta volta consecutiva il cardinale Peter Turkson.
«Il cardinale Turkson leggerà il messaggio ufficiale di Papa Francesco durante il WEF», ha dichiarato a kath.ch il decano di Davos, l’abate Kurt Susak. Ha aggiunto che il cardinale sarà nuovamente ospitato nei locali della parrocchia cattolica della città grigionese.
Il cardinale Turkson, 76 anni, è originario del Ghana. Dal 2017 al 2021 ha diretto il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Da aprile 2022 è cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze. Kurt Susak, che ha partecipato al WEF negli ultimi 15 anni come cappellano, accompagnerà il cardinale nei suoi incontri durante il grande evento e parteciperà alle cerimonie religiose.
Per i partecipanti al WEF, mercoledì 22 gennaio alle ore 7 si terrà una messa mattutina nella chiesa di Santa Maria a Davos-Platz. Seguirà un incontro con la delegazione vaticana durante una colazione. Il 23 gennaio, il cardinale Turkson presiederà la messa pontificale alle 18:30 nella chiesa di Santa Maria.
Durante il WEF, le Chiese e le comunità cristiane, riunite nella Comunità di Lavoro delle Chiese Cristiane a Davos (AKID), invitano a un evento comune intitolato «Silenzio e Preghiera», dal 20 al 24 gennaio nella chiesa di San Giovanni a Davos Platz. Nei giorni successivi, sono organizzati momenti di silenzio alla luce delle candele. Venerdì 24 gennaio, è prevista una preghiera di Taizé alle ore 19. (cath.ch/kath/wh/rz/ traduzione catt.ch)
Dopo più di vent’anni di silenzio, l’ex novizio dell’abbazia di Saint-Maurice, coinvolto in una relazione omosessuale con il canonico Roland Jaquenoud, ha raccontato la sua versione dei fatti in un’intervista concessa a Le Temps. La replica di Jaquenoud
Secondo un sondaggio commissionato dalla Chiesa cattolica a Zurigo ad una agenzia specializzata, un quarto dei cattolici locali ha pensato di lasciare la Chiesa. Il peso dello scandalo degli abusi e della loro copertura pesa insieme alla non condivisione di alcune posizioni etiche della Chiesa.
1,4 milioni di persone in Svizzera sono indigenti o a rischio povertà. Questo emerge dalle cifre pubblicate dall’Ufficio federale di statistica. Il 16,1% della popolazione non dispone di uno spazio di manovra finanziario per assorbire i crescenti costi di affitti e casse malati.