Si rivolge ai perseguitati per la giustizia l'ultima catechesi di papa Francesco dedicata al percorso sulle Beatitudini evangeliche che, come ormai di abitudine in questo tempo di pandemia, è stata trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico in Vaticano. "Questa beatitudine - ha spiegato il Pontefice - annuncia la stessa felicità della prima: il regno dei Cieli è dei perseguitati così come è dei poveri in spirito".
"La povertà in spirito, il pianto, la mitezza, la sete di santità, la misericordia, la purificazione del cuore e le opere di pace - ha detto il Pontefice - possono condurre alla persecuzione a causa di Cristo, ma questa persecuzione alla fine è causa di gioia e di grande ricompensa nei cieli. Il sentiero delle Beatitudini è un cammino pasquale che conduce da una vita secondo il mondo a quella secondo Dio, da un’esistenza guidata dalla carne – cioè dall’egoismo – a quella guidata dallo Spirito".
Le ideologie del mondo di oggi sono ben lontane dal comprendere la logica del Vangelo che viene vista invece "come un errore e un problema, quindi come qualcosa da emarginare".
"Se il mondo vive in funzione del denaro - continua il Pontefice -, chiunque dimostri che la vita può compiersi nel dono e nella rinuncia diventa un fastidio per il sistema dell’avidità. Questa parola “fastidio” è chiave, perché la sola testimonianza cristiana, che fa tanto bene a tanta gente perché la segue, dà fastidio a coloro che hanno una mentalità mondana. La vivono come un rimprovero. [...] Basta vedere le persecuzioni del secolo scorso, delle dittature europee: come si arriva all’accanimento contro i cristiani, contro la testimonianza cristiana e contro l’eroicità dei cristiani".
"È doloroso ricordare che, in questo momento, ci sono molti cristiani che patiscono persecuzioni in varie zone del mondo, e dobbiamo sperare e pregare che quanto prima la loro tribolazione sia fermata. Sono tanti: i martiri di oggi sono più dei martiri dei primi secoli. Esprimiamo a questi fratelli e sorelle la nostra vicinanza: siamo un unico corpo, e questi cristiani sono le membra sanguinanti del corpo di Cristo che è la Chiesa".
Accogliere lo Spirito di Gesù "ci può portare ad avere tanto amore nel cuore da offrire la vita per il mondo senza fare compromessi con i suoi inganni e accettandone il rifiuto. I compromessi con il mondo sono il pericolo: il cristiano è sempre tentato di fare dei compromessi con il mondo, con lo spirito del mondo. Questa – rifiutare i compromessi e andare per la strada di Gesù Cristo – è la vita del Regno dei cieli, la più grande gioia, la vera letizia. E poi, nelle persecuzioni c’è sempre la presenza di Gesù che ci accompagna, la presenza di Gesù che ci consola e la forza dello Spirito che ci aiuta ad andare avanti. Non scoraggiamoci quando una vita coerente col Vangelo attira le persecuzioni della gente: c’è lo Spirito che ci sostiene, in questa strada".
San Giuseppe lavoratore. Francesco vicino alle persone che hanno perso il lavoro a causa della pandemia
Venerdì prossimo, 1° maggio, "ricorrerà la festa di San Giuseppe lavoratore: per sua intercessione, affido alla misericordia di Dio le persone colpite dalla disoccupazione a causa dell’attuale pandemia".
A maggio, la preghiera del Rosario in famiglia
Venerdì inizierà "il mese mariano, il mese di maggio. Rimanendo nelle case a causa della pandemia, sfruttiamo questo tempo per riscoprire la bellezza di pregare il Rosario e la tradizione delle funzioni mariane. In famiglia, oppure individualmente, in ogni momento fissate con lo sguardo il Volto di Cristo e il cuore di Maria. La sua materna intercessione vi aiuti ad affrontare questo tempo di particolare prova".
Oggi la festa di Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia e d'Europa
Si celebra oggi, 29 aprile, "la festa di Santa Caterina da Siena, compatrona d’Italia. Questa grande figura di donna attinse dalla comunione con Gesù il coraggio dell’azione e quella inesauribile speranza che la sostenne nelle ore più difficili, anche quando tutto sembrava perduto, e le permise di influire sugli altri, anche ai più alti livelli civili ed ecclesiastici, con la forza della sua fede. Il suo esempio aiuti ciascuno a saper unire, con coerenza cristiana, un intenso amore alla Chiesa ad una efficace sollecitudine in favore della comunità civile, specialmente in questo tempo di prova. Chiedo a Santa Caterina che protegga l’Italia durante questa pandemia; e che protegga l’Europa, perché è patrona d’Europa, che protegga tutta l’Europa perché rimanga unita".