È l'incoraggiamento della catechesi di Leone XIV all'Angelus domenicale in cui, commentando il capitolo 21 del Vangelo di Luca e ricalcando quanto già ampiamente espresso nell'omelia della Messa, guarda a come reagisce Gesù di fronte alla profezia della distruzione del tempio e di guerre, terremoti e persecuzioni. Prima di recarsi in Aula Paolo VI per condividere il pranzo con 1300 poveri assistiti da associazioni di volontariato e caritas diocesane, Leone guarda alle ferite del mondo degli 'scartati'.
LEGGI LA CATECHESI INTEGRALE DI PAPA LEONE XIV
Più l'ora è buia, più la fede brilla
Un appello molto "attuale" quello di Cristo, osserva il Papa, considerando le "notizie di conflitti, calamità e persecuzioni che tormentano milioni di uomini e donne" ogni giorno.
Sia davanti a queste afflizioni, sia davanti all’indifferenza che le vuole ignorare, le parole di Gesù annunciano però che l’aggressione del male non può distruggere la speranza di chi confida in Lui. Più l’ora è buia come la notte, più la fede brilla come il sole.
Armi e manipolazione ideologica, strumenti di persecuzione
La testimonianza si misura proprio nell'ora della prova. E di prove sono pieni i racconti biblici.
La persecuzione dei cristiani, infatti, non accade solo con le armi e i maltrattamenti, ma anche con le parole, cioè attraverso la menzogna e la manipolazione ideologica. Soprattutto quando siamo oppressi da questi mali, fisici e morali, siamo chiamati a dare testimonianza alla verità che salva il mondo, alla giustizia che riscatta i popoli dall’oppressione, alla speranza che indica per tutti la via della pace.
Trasfigurare la violenza in segno di redenzione
Resistere alle offese, alle violenze, ai tradimenti. La vita di Gesù, fino alla Croce, è costantemente segnata da questa postura. Leone ricorda che "i disastri e i dolori della storia hanno un termine, mentre è destinata a durare per sempre la gioia di coloro che riconoscono in Lui il Salvatore". E guarda ai testimoni per eccellenza, i martiri:
Lungo tutta la storia della Chiesa, sono soprattutto i martiri a ricordarci che la grazia di Dio è capace di trasfigurare perfino la violenza in segno di redenzione. Perciò, unendoci ai nostri fratelli e sorelle che soffrono per il nome di Gesù, cerchiamo con fiducia l’intercessione di Maria, aiuto dei cristiani. In ogni prova e difficoltà, la Vergine Santa ci consoli e ci sostenga.
fonte: vaticannews