Incontrando qui a Roma i partecipanti al Sinodo, mi rendo conto che la crescita e lo sviluppo di una vera cultura dialogica nella Chiesa è una grande sfida. Parlando con chi è al Sinodo si percepisce libertà di parola e di opinione su tutti i temi, volontà di ascolto e riflessione. La sinodalità è una cultura non scontata, una cultura che dai delegati di Roma va portata a tutta la Chiesa. La definirei una cultura comunicativa, di accoglienza argomentativa, costruttiva, di vaglio di tutte le posizioni perché tutte devono essere ascoltate e valutate da fede, teologia e ragione, cammini ed esperienze pastorali diverse. Una sfida comunicativa oltre che pastorale e teologica. Una sfida di grande responsabilità, che chiede una bella crescita a tutta la Chiesa, nel senso del popolo di Dio che di tale dialogo sinodale è pienamente parte. A noi cattolici il compito di tenere il dialogo sinodale dentro i parametri dell'esercizio di una sana e rispettosa comunicazione, come provano a fare proprio qui a Roma, al Sinodo. Un'esercizio di crescita e responsabilità. di Cristina Vonzun
Strada Regina sabato su LA1, domenica Chiese in diretta su Rete Uno e la Santa Messa su Rete Due.
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.