“Il nostro pellegrinaggio è stato un momento di preghiera molto intensa e di grande comunione fra di noi, ma anche con chi è rimasto a casa. Ci siamo sentiti accompagnati e, al tempo stesso, possiamo assicurare che abbiamo portato con noi tutti coloro che non hanno potuto essere qui con noi. Questa mattina abbiamo percorso insieme un tratto di cammino pregando e meditando, per prepararci ad attraversare la Porta Santa, gesto con cui abbiamo voluto significare il nostro sincero desiderio di entrare in una vita nuova, guidata dallo Spirito Santo e accompagnata da opere di carità, come frutto della nostra conversione”.
È questo il pensiero del vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, al termine del pellegrinaggio giubilare diocesano a Roma che ha visto la partecipazione di 1.270 fedeli, in rappresentanza di tutto il vasto territorio della Chiesa comense.
“Abbiamo vissuto, in questi giorni, una grande esperienza di grazia che ci ha toccato il cuore”, ha scritto il vicario generale della diocesi, mons. Ivan Salvadori, a nome del card. Cantoni, nel messaggio inviato ai pellegrini sulla strada del rientro.
“Abbiamo toccato con mano, ancora una volta – ha aggiunto –, che il Risorto cammina con noi ogni giorno. Egli ci conosce e ci ama e proprio nell’Eucarestia. È lì che possiamo incontrarlo e possiamo conoscere le profondità del suo cuore, vivere in lui e trovare quindi la forza di testimoniare a tutti la speranza che nasce da lui”. A tutti i partecipanti una speranza per il futuro: “Vi auguro di tornare alle vostre case trasformati interiormente e di custodire nel cuore la gioia che abbiamo incontrato”.
Ieri mattina, dopo il percorso che li ha condotti a varcare la Porta Santa di San Pietro, i pellegrini hanno partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta dall’arciprete della basilica di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, card. Mauro Gambetti. Al termine hanno partecipato alla preghiera dell’Angelus, in conclusione della quale Papa Leone XIV ha rivolto il suo saluto anche ai pellegrini della diocesi di Como.
Agensir