Che cosa fare dopo le medie? La fine della “scuola dell’obbligo” è un momento cruciale nella vita degli allievi e delle loro famiglie. In una società sempre più complessa e in rapido cambiamento, spesso i genitori si trovano in difficoltà. Come aiutare i figli a compiere la scelta giusta? La decisione di continuare gli studi comporta una serie di domande. Il liceo è tanto difficile come lo descrivono? Saprà accompagnare gli studenti in anni decisivi per la formazione, fino all’agognata “maturità”? Qual è oggi il valore culturale delle scuole post-obbligatorie, la loro funzione nella società? E com’è cambiata la concezione stessa dello studio? Tante domande alle quali cercherà di rispondere la tavola rotonda organizzata dal Liceo diocesano di Breganzona-Lucino il 9 dicembre 2024, alle 20.30.
Dopo la quarta media - scrivono gli organizzatori della serata - ben prima del raggiungimento della maggiore età, le ragazze e i ragazzi devono compiere scelte importanti. Questo può creare situazioni di ansia o disagio nelle famiglie. Da una parte c’è il desiderio che i propri figli continuino a studiare, sia per affinare la loro cultura sia per avere accesso all’università e ad alcune professioni che richiedono la laurea. Dall’altro c’è il timore che il liceo si riveli uno scoglio insuperabile. In Svizzera esistono molte opzioni e, grazie a un sistema di scuole professionali efficiente, si può compiere un’ottima formazione seguendo vari percorsi. La maturità cantonale o federale resta comunque un traguardo ambito. Una delle difficoltà dei genitori è capire che cosa voglia veramente dire fare il liceo e quale sia il profilo dello studente ideale. Questo suscita una domanda di fondo: che cosa significa studiare oggi? Com’è cambiato il lavoro culturale, il mondo della formazione, che cosa si richiede a chi sceglie di approfondire la propria formazione? A portare il punto di vista del mondo accademico sarà Maria Colombo, professoressa al Politecnico federale di Losanna, di recente insignita del’EMS Prize (il più prestigioso premio europeo per la matematica). Massimo Genasci-Borgna, responsabile dell’Ufficio orientamento scolastico e professionale del Canton Ticino, indagherà il difficile passaggio dalle medie al liceo; Alessandro Chiesa, dell’Hockey Club Lugano, approfondirà le connessioni fra lo studio e lo sport, mentre Christoph Brenner, direttore del Conservatorio della Svizzera italiana, s’interrogherà su come armonizzare musica e studi liceali; Alberto Moccetti, da molti anni direttore del Liceo diocesano ticinese, cercherà di tracciare l’identikit dello studente liceale. A moderare la tavola rotonda sarà Andrea Fazioli, giornalista alla Rete2 della RSI.
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)