All’interno della Settimana Cantonale contro il razzismo, in programma dal 21 al 30 marzo e coordinata dal Servizio per l’integrazione degli stranieri del Dipartimento delle istituzioni, “Dialogue en Route”, in collaborazione con tre associazioni giovanili - l’associazione giovani musulmani della Svizzera Italiana, la Tamil Youth Organization e il collettivo ASU - invita la società civile e i professionisti dei media a partecipare a laboratori pratici e a una tavola rotonda per riflettere sul ruolo dei media nella lotta al razzismo. Intitolato “Bias in prima pagina? Media e (anti)razzismo”, l’evento analizzerà come stereotipi e pregiudizi vengano riprodotti nei media ed esplorerà al contempo il loro ruolo nel contrastare razzismo e discriminazioni.
Pensato ed organizzato da giovani tra i 20 e i 30 anni, l’evento si terrà sabato 29 marzo dalle 15:15 alle 19 presso la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. A presentarci l’iniziativa è Tatiana Roveri di Dialogue en Route: “La nostra proposta ha come obiettivo quello di creare degli spazi di discussione e di dialogo intorno al tema del razzismo proprio perché, come in qualsiasi altro ambito sociale, spesso in modo inconsapevole, anche all’interno dei media vengono riprodotti degli stereotipi verso le persone razzializzate che hanno impatti diretti su individui e comunità. Con questa iniziativa vorremmo aprire la discussione su come favorire un approccio sensibile al razzismo da parte della società e dei media in quanto attori centrali nella produzione di informazioni. Questo evento è organizzato ed animato da giovani che porteranno la loro prospettiva intorno a questo tema per trovare soluzioni condivise”.
Il pomeriggio di sabato 29 si svilupperà in due momenti: nella prima parte verranno proposti tre laboratori durante i quali si discuterà di come persone musulmane, tamil e cinesi vengono rappresentate nei media; “sarà l’occasione per riflettere su casi concreti che richiamano pregiudizi e stereotipi, e possono quindi riprodurre il razzismo. Le persone che prenderanno parte ai laboratori avranno modo di riflettere sulla terminologia, sull’uso delle parole, e sulle conseguenze che alcuni articoli hanno sulle persone direttamente coinvolte”. Nella seconda parte del pomeriggio, si terrà una tavola rotonda che riunirà professioniste e professionisti che approfondiranno il ruolo dei media nella lotta al razzismo: Elisabeth Sassi, redattrice culturale; Dino Stevanovic, giornalista de laRegione; Sofia Sadiki, presidente dell’Associazione Rom in Ticino; Alice Cavadini, già collaboratrice del Servizio per la lotta al razzismo e attuale collaboratrice di “Dialogue en Route” dialogheranno con Aida Demaria, collaboratrice di “Dialogue en Route” Ticino, che modererà la discussione.
Ma che a punto siamo in Ticino del percorso di contrasto al razzismo? “In Svizzera e in Ticino - spiega Tatiana - negli ultimi anni sono stati fatti vari passi avanti e il tema è sempre più affrontato esplicitamente anche a livello istituzionale. Iniziative di sensibilizzazione come la Settimana cantonale contro il razzismo, a cui partecipano ogni anno diverse associazioni con progetti rilevanti, lo dimostrano. Tuttavia, c’è ancora tanto lavoro da fare per aumentare la conoscenza del tema e la consapevolezza dell’esistenza del razzismo nei vari ambiti della società. Per quanto riguarda il tema dei media e dell’(anti)razzismo, recenti studi, come ad esempio lo Studio di riferimento sul razzismo strutturale in Svizzera, condotto dal Forum svizzero per lo studio delle migrazioni e della popolazione dell’Università di Neuchâtel su mandato del Servizio per la lotta al razzismo, dimostrano che spesso si producono contenuti su gruppi minoritari, ma raramente si parla direttamente con le persone coinvolte. In questo senso, l’evento proposto dà la parola a giovani con varie esperienze biografiche e background dando spazio alle loro prospettive sul tema e favorendo un dibattito a più voci. Invitiamo cittadine e cittadini e professioniste dei media a partecipare per dialogare con noi su questo importante tema”.
“Dialogue en Route” è un progetto nazionale dell’associazione IRAS COTIS che mira a promuovere la coesione sociale in Svizzera. Organizza attività di conoscenza della diversità culturale e religiosa, momenti di formazione e sensibilizzazione su razzismo e discriminazioni. Attivo in Ticino dal 2018 e rivolto soprattutto alle scuole, “Dialogue en Route” vuole favorire la riflessione, l’educazione e il dialogo su temi di rilevanza sociale.
Maggiori informazioni su: Bias in prima pagina? Media e (anti)razzismo
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