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  • La Red Week di Aiuto alla Chiesa che Soffre: anche il Ticino si tinge di rosso in ricordo dei cristiani perseguitati

    La Red Week di Aiuto alla Chiesa che Soffre: anche il Ticino si tinge di rosso in ricordo dei cristiani perseguitati

    di Silvia Guggiari

    Fino al 24 novembre, in tutto il mondo si terrà la «Red Week», la «settimana rossa» come il colore del quale si tingeranno tanti monumenti in tutto il mondo e anche in Ticino. Rosso come il sangue dei martiri della fede versato ancora oggi e che l’opera caritativa internazionale «Aiuto alla Chiesa che soffre» (ACN) vuole ricordare in questa settimana. Una tematica, quella dei cristiani perseguitati, che la maggior parte di noi occidentali sente molto lontana, come ci conferma Lucia Wicki-Rensch, Responsabile di «Aiuto alla Chiesa che soffre» per la Svizzera Italiana: «Per noi in Svizzera è difficile immaginare che ancora oggi 350 milioni di persone vengono perseguitate per la loro fede e che il 67% della popolazione mondiale vive in Paesi con gravi violazioni della libertà religiosa».

    Sig. ra Wicki-Rensch, qual è la situazione dei cristiani perseguitati nel 2024?
    Il numero dei cristiani perseguitati nel mondo continua ad aumentare, per questo noi vogliamo continuare a parlarne. Attualmente nel mondo ci sono 350 milioni di cristiani perseguitati e discriminati. L’odierna persecuzione dei nostri fratelli diventa sempre più intensa e si è spostata dal Medio Oriente ai Paesi africani, dove le cellule terroristiche islamiche, in particolare nella zona del Sahel, ma anche nei paesi limitrofi, stanno aumentando, specialmente in Nigeria, in Burkina Faso, in Ciad, Niger e Mozambico. L’asse del fondamentalismo islamico opera sotto diversi nomi, Boko Haram il più conosciuto, ma anche Fulani, Al-Shabaab e altri ancora. Quasi ogni giorno riceviamo notizie di preti e catechisti che vengono rapinati in uno di questi Paesi. La situazione è molto grave, soprattutto in Nigeria, Paese di 220mila abitanti dove sta crescendo molto la spirale di violenza a sfondo religioso. In dodici Paesi africani la persecuzione è estrema, la violenza sanguinaria: il diritto alla libertà religiosa è riconosciuto a livello internazionale ma nella pratica è solo parzialmente garantito. In ben 62 Paesi nel mondo la libertà religiosa è stata violata e in circa 30 Paesi viene impedito alle persone di praticare la propria religione: in 26 Paesi c’è discriminazione e in 36 Paesi parliamo di persecuzione. Una nazione su tre al mondo non rispetta la libertà religiosa.

    Perché i cristiani sono così colpiti?
    Le statistiche dicono che ogni cinque minuti, da qualche parte nel mondo, viene assassinato un cristiano. L’odio e la violenza colpiscono i membri di tutte le religioni, ma i cristiani in modo particolare, perché sono presenti in tutti i Paesi del mondo. Per il loro orientamento verso una Chiesa universale, sono considerati particolarmente sospetti o figurano tra i gruppi più odiati dagli estremisti. La persecuzione religiosa colpisce tuttavia tutte le comunità religiose, anche quelle musulmane: spesso sono le minoranze religiose ad essere perseguitate. È una situazione molto complessa, soprattutto ora che con la guerra tra Israele e Palestina cresce anche l’antisemitismo.

    La situazione è davvero drammatica: in che modo la Red week vuole sensibilizzare sulla tematica?
    Per richiamare l’attenzione sui 350 milioni di cristiani perseguitati, abbiamo lanciato questa campagna in tanti Paesi a livello internazionale. Si tratta di una settimana durante la quale invitiamo le parrocchie, i gruppi di preghiera, le singole persone a pregare per i cristiani perseguitati e discriminati. Invitiamo inoltre ad illuminare gli edifici, i monumenti, le chiese di rosso in memoria del sangue dei martiri. In tutta la Svizzera parteciperanno un centinaio di parrocchie e più di una ventina di queste sono in Ticino: tre chiese si illumineranno di rosso (San Rocco a Lugano, a Morbio Inferiore la chiesa di S. Giorgio e il Santuario S. Maria dei Miracoli) e ben 26 parrocchie parteciperanno con la preghiera o una S. Messa. Questo per noi è un ottimo risultato. Abbiamo anche creato la «candela della speranza» che riporta i nomi di uomini, donne e bambini morti per la fede nell’ultimo anno secondo l’elenco pubblicato dall’Agenzia «Fides» proprio di recente. C’è inoltre una mostra itinerante sui cristiani perseguitati che rimarrà a Morbio nel fine settimana.

    Accendere i riflettori sui cristiani perseguitati tramite le Chiese illuminate di rosso: basta questo per sensibilizzare la società sul tema?
    No, questo non basta. ACN a livello internazionale da tanti anni ha lanciato un gruppo di esperti che interviene a livello politico nel parlamento europeo a Bruxelles per sensibilizzare non solo la società ma anche il potere politico europeo. Noi in Svizzera lavoriamo sulla base dell’informazione: la Red week vuole dare un segnale forte, ma non possiamo fermarci a questo.

    Per l’occasione oggi e domani a Morbio ci sarà un testimone speciale…
    Ogni anno invitiamo sacerdoti o vescovi che possano testimoniare la situazione nei loro Paesi. Oggi e domani, durante le S. Messe a Morbio ci sarà la testimonianza del sacerdote dr. Nicolas Cishugi, della Repubblica Democratica del Congo che ha vissuto personalmente delle minacce.

    Gli eventi in Ticino

    Il dottor Nicolas Cishugi celebrerà la S. Messa oggi alle 17.30, domenica alle 9 e alle 10.30 a San Giorgio a Morbio. Domenica, nel santuario di S. Maria dei Miracoli alle 15 e alle 17, il Rosario seguito dalla S. Messa. Il dottore porterà la sua testimonianza e riferirà sulla situazione dei cristiani in Africa centrale. Per l’occasione, verrà allestita la mostra itinerante sui cristiani perseguitati nel mondo, dapprima nella chiesa di S. Giorgio e poi nel santuario di S. Maria dei Miracoli.

    Per maggiori informazioni: Nicolas Cishugi R. D. Congo - Morbio TI

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