Un Papa che non si presenta come un solista, ma come un direttore d’orchestra, capace di armonizzare carismi, culture e ministeri in un’unica grande sinfonia di fede e di speranza. È con questa immagine potente che mons. Piero Coda, teologo e segretario generale della Commissione Teologica Internazionale, commenta l’inizio del pontificato di Papa Leone XIV.
“La sua è una Chiesa giovane, serena, che non ignora le difficoltà del presente, ma affida tutto alla forza dello Spirito”, ha dichiarato mons. Coda. “Mi ha colpito l’empatia immediata con la piazza di San Pietro: un’immagine di mondo variegato, ma unito nella gioia del Cristo Risorto”.
Fin dal primo affaccio, Papa Leone XIV ha indicato una direzione chiara: collegialità, sinodalità, missione. “Non un assolo, ma un direttore di orchestra – ha sottolineato il teologo – che aiuta a realizzare l’armonia generata dallo Spirito Santo, capace di costruire pace, giustizia e fraternità tra tutti”.
Il suo uso insistito della parola “insieme” non è casuale. “Si tratta di proseguire il cammino tracciato dal Concilio Vaticano II e da Papa Francesco”, ha spiegato mons. Coda. “L’autorità di Leone XIV si annuncia già come sinodale, collegiale. Chiama tutti a cooperare: vescovi, laici, religiose e religiosi, ognuno secondo il proprio carisma”.
Una scelta, quella del nuovo Papa, che ha sorpreso i commentatori. Il cardinale Prevost non era tra i “papabili” principali. “Ma il Conclave – ha ricordato mons. Coda – segue una logica diversa da quella umana: ‘Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi’, come negli Atti degli Apostoli”.
Il pontificato di Leone XIV si apre dunque all’insegna della sinfonia: non una voce sola, ma una Chiesa che suona all’unisono, sotto la guida dello Spirito.
fonte: agenziasir / catt.ch