Le processioni ci saranno. Ma per forza di cose avranno una forma diversa dal solito. Quale? Per ora è un segreto, il comitato organizzatore vuole infatti mantenere alta la curiosità e ha deciso di rendere noti i dettagli solo nelle prossime settimane.
Ciò che è certo è che nel 2021 il periodo pasquale mendrisiense sarà tradizionale il più possibile. «Lo scorso anno il lockdown ci ha colti all’improvviso proprio nel momento del montaggio dei trasparenti - spiega il presidente del comitato organizzatore Gabriele Ponti -, che alla fine sono stati montati solo in parte. Ora però abbiamo un anno di esperienza per quanto riguarda il convivere con il coronavirus e abbiamo voluto provarci. Il periodo pasquale è molto sentito a Mendrisio e vogliamo che la popolazione possa viverlo in modo tradizionale».
Da quando Ponti è diventato presidente, nel 2018, il comitato ha una sorta di nuovo motto: «Tradizione e innovazione, e quest’anno il motto si concretizzerà in tutto e per tutto», aggiunge il nostro interlocutore, che sottolinea di aver sperato fino all’ultimo di poter organizzare le sfilate classiche del Giovedì e Venerdì Santo, con il pubblico, ma che ad oggi questo è impossibile.