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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 maggio 2025)
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  • Il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Parolin

    Migranti, Parolin all’Onu: i governi si impegnino ad agire sulle cause

    In una New York blindata, dopo i recenti attentati, si è aperta ieri l’Assemblea Generale dell’Onu con il Summit internazionale sui migranti. “Stabilire una connessione tra rischi per la sicurezza e immigrazione non è nella realtà nei fatti”. Lo ha detto il premier italiano Matteo Renzi, durante il vertice. Per il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon serve un accordo a livello globale per dare più diritti ai migranti. All'insegna dell'accoglienza l'intervento del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin. Da New York, Elena Molinari:

    “Questo Summit acquisterà significato solo se tutti noi onoreremo gli impegni presi”. E’ l’appello lanciato ieri dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, nel presentare la dichiarazione adottata al Vertice su rifugiati e migranti che ha inaugurato la 71.ma sessione dell’Assemblea Generale.

    Il documento votato dai 193 Stati membri infatti non è vincolante e non impone ai Paesi più ricchi una quota minima nell’accoglienza dei profughi. All’invito di Ban il premier Matteo Renzi ha risposto che l’Italia è pronta a "fare da sola” sull’immigrazione se l’Europa "non ha interesse" a dimostrare di "avere un’anima".

    Nel suo intervento invece il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha evidenziato il ruolo delle istituzioni religiose nel rispondere ai bisogni dei rifugiati e dei migranti. Ma il porporato ha anche sottolineato che molte persone oggi lasciano le loro terre spinte da conflitti, persecuzioni e discriminazioni. E devono quindi ricevere un rifugio sicuro, non diffidenza e razzismo.

    Parolin ha poi incontrato il segretario di Stato Usa, John Kerry, per discutere la "situazione umanitaria in Siria" sottolineando "l’interesse condiviso nel combattere la minaccia del Daesh e nel prevenire un’ulteriore oppressione di minoranze etniche e religiose".

    (Da Radio Vaticana)

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