Suor Oonah O’Shea, superiora generale delle religiose di Notre Dame de Sion, è stata eletta presidente dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) al termine dell’assemblea del Consiglio delle delegate che ha avuto luogo a Roma il 12 e 13 maggio, al quale hanno preso parte 45 religiose in rappresentanza delle 36 costellazioni dell’Uisg. Suor O’Shea, nata e cresciuta in Australia da genitori irlandesi, conta una lunga esperienza missionaria nelle Filippine, dove ha vissuto per 20 anni in una zona rurale.
Dal 5 al 9 maggio, si è svolta, sempre a Roma la XXIII assemblea plenaria dell’Uisg con oltre 900 superiore generali provenienti da 75 Paesi. L’appuntamento è stata anche un’occasione per celebrare il 60º anniversario della fondazione dell’organismo. «Questa plenaria — ha sottolineato la neo presidente dell’Uisg — ha reso visibile una speranza che non è semplice ottimismo, ma un’energia spirituale che nasce dal Vangelo e genera cambiamento. È la speranza che ci permette di continuare a servire, con creatività e audacia, in un mondo ferito e in trasformazione. È questa speranza che ci rende donne in cammino, capaci di custodire e generare vita nei luoghi dove tutto sembra spento».
La plenaria 2025, si legge in un comunicato diffuso oggi, ha lasciato un segno profondo: «È stata un’esperienza vissuta come rete di “corde di speranza”, che ha tessuto legami tra donne consacrate di ogni parte del mondo, capaci di riflettere la luce del Vangelo e animare la missione della Chiesa oggi».
Osservatore romano