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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 aprile 2025)
CATT
  • Nuovo piano di protezione della Diocesi di Lugano

    Aggiornamento del 10 settembre 2021:

    Celebrazioni in luoghi chiusi

    Sino a 50 partecipanti:
    a) sono utilizzabili al max. 2/3 della capienza della chiesa / luogo di culto;
    b) vige l’obbligo di indossare la mascherina facciale che copra naso e bocca (a partire dai 12 anni di età);
    c) nel limite del possibile va rispettato il distanziamento di 1.5 m (esclusi i nuclei familiari);
    d) occorre registrare i dati di contatto di tutti i presenti (anche con certificato COVID-19)

    Sopra i 50 partecipanti:
    e) l’accesso di tutti i fedeli (a partire dai 16 anni di età) è condizionato alla presentazione del certificato COVID-19*;
    f) decadono tutte le limitazioni indicate alle lett. a-d.

    N.b. nelle comunità dove abitualmente il numero di fedeli supera le 50 unità sarà necessario iniziare la verifica del certificato COVID sin dal primo fedele.

    *Cos’è il Certificato COVID?
    Il certificato COVID concerne tutte le persone vaccinateguarite o negative al test, e può essere presentato sia in forma cartacea, sia elettronica (per maggiori informazioni cliccare qui; o qui verifica dei certificati, che potrà avvenire tramite l’app «COVID Certificate Check»).
    La app per la lettura del certificato elettronico è scaricabile gratuitamente sui diversi dispositivi (per maggiori informazioni cliccare qui, alla voce Informazioni per chi verifica i certificati).
    Qualora vi fossero presbiteri sprovvisti di certificato COVID, tengano presente che non potranno celebrare in presenza di un numero di fedeli superiore alle 50 unità. Spetterà a loro farsi carico di ogni aspetto relativo alle supplenze che in questi casi si renderanno necessarie.

    Celebrazioni all’aperto:
    Sino a 1’000 partecipanti, gli organizzatori possono decidere se limitare l’accesso a chi (con più di 16 anni) possiede un certificato COVID valido.

    Per quanto non disciplinato in questo scritto fa stato il "Piano di protezione diocesano". Sono riservati, ovviamente, eventuali inasprimenti o allentamenti decisi dalla competente Autorità a dipendenza dell’evoluzione della pandemia.

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