«Queste parole non sono solo concetti astratti, ma vengono approfondite per mostrare il loro valore nella vita quotidiana e nelle relazioni personali. Don Sandro Vitalini era un maestro nel facilitare la comprensione anche per concetti che in un primo momento potevano sembrare astrusi. L’intento è di offrire spunti di meditazione che aiutino a vivere il Giubileo in maniera consapevole e profonda, riscoprendo il senso autentico della spiritualità cristiana. È un invito ad aprire il cuore alla grazia divina, accogliendo il Giubileo come un’opportunità per crescere nella fede e nell’amore». È uno dei pensieri con cui mons. de Raemy firma la nuova introduzione alla riedizione proposta da Armando Dadò e curata da Luigi Maffezzoli di “Le parole del Giubileo” di don Sandro Vitalini (1935 – 2020), il teologo e prete della diocesi di Lugano deceduto 5 anni fa in piena pandemia. Sandro Vitalini, in occasione del Grande Giubileo del Duemila, cadenzò quell’anno pubblicando sul «Giornale del Popolo» una serie di riflessioni ispirate alle parole chiave del Giubileo. Le riflessioni vennero successivamente raccolte in un testo che oggi – ormai esaurito - viene riproposto a chi vuole vivere il Giubileo. Le parole scelte da Vitalini non lasciano quieti. Salvezza, perdono, tempo, libertà, povertà, memoria, pace, fede, giustizia sono alcuni dei 56 termini che don Sandro sceglie e commenta - con quel suo tratto attento alla storia - mai disincarnato dalla realtà. Don Carlo Cattaneo, che con Luigi Maffezzoli e il vescovo Alain introduce il volume, sottolinea una qualità indimenticabile di don Sandro che probabilmente lo ha reso così capace, in questo libro ma anche in tutto il suo ministero, di avvicinare la teologia e Dio alla gente: Vitalini non era solo un teologo, ma un uomo di misericordia concreta ed effettiva, un buon Samaritano, testimone capace di dare vita alle evangeliche parole che commentava. Un libro quindi per vivere questo Giubileo aiutati da emozioni e sentimenti evangelici trasmessi con quella indimenticabile passione e quella arricchente competenza che sempre hanno contraddistinto Vitalini. (redazionecatt)